Acireale
Progetto "Lemon" del Gal Terre di Aci: l'agricoltura "5.0" al servizio di quella tradizionale
Ad Acireale, 50 campi monitorati con sensori e intelligenza artificiale per ridurre oltre il 50% l'uso dell'acqua, ottimizzare la nutrizione e prevenire malattie nel limone dell'Etna IGP
Acireale. Sono 50 i campi agricoli del territorio etneo sottoposti a monitoraggio nell’ambito del progetto “Lemon”, coordinato dal Gal “Terre di Aci”, presieduto dal sindaco Roberto Barbagallo, e diretto da Anna Privitera, al fine di rafforzare uno dei settori più identitari e strategici per l’economia siciliana, la coltivazione del limone dell’Etna Igp.
L’azione è stata strutturata attraverso varie installazioni e l’impiego di attrezzature di intelligenza artificiale, destinate a garantire un risparmio idrico rilevante per decine di aziende del comprensorio acese e favorire la rigenerazione integrata nonché la modernizzazione del comparto limonicolo, avvalendosi il sistema “Irrigoptimal”, basato su sensoristica avanzata, intelligenza artificiale e modelli di “machine learning”, ovvero sistemi che non necessitano di programmazione. Nello specifico, ha consentito di supportare gli agricoltori nella gestione di tre aspetti cruciali: irrigazione intelligente, con un’ottimizzazione delle risorse idriche superiore al 50% e piani irrigui personalizzati; nutrizione ottimizzata, grazie al controllo costante di pH, conducibilità elettrica e nutrienti, con riduzione dei costi di fertilizzazione; allerta precoce delle malattie, con particolare attenzione al mal secco, attraverso sistemi predittivi e sensori fogliari capaci di avvisare l’agricoltore in tempo reale.
Inoltre, grazie ai suoi moduli dedicati a irrigazione, nutrizione e allerta precoce delle malattie, il sistema rappresenta un supporto decisionale avanzato e concreto. «Abbiamo dimostrato - ha dichiarato Alessio Bucaioni, amministratore delegato di Wes Trade - come l’agricoltura “5.0” possa tradursi in strumenti concreti al servizio della tradizione». E non sfugge come il progetto concepito dal Gal “Terre di Aci” abbia posto in cima ai propri obiettivi la necessità di contribuire alla rigenerazione integrata del comparto limonicolo locale, sovente penalizzato da frammentazione, modesti livelli di redditività e problematiche di vario genere, collegate innanzitutto al tipo di coltura, spesso soggetta ad attacchi di parassiti.
Legittima la soddisfazione espressa dal sindaco Barbagallo, nella qualità di presidente del Gal: «Siamo orgogliosi di avere offerto un altro strumento di utilità per lo sviluppo di questo cruciale comparto - ha osservato il primo cittadino - facendoci ancora promotori e garanti di un innovativo progetto di efficientamento a favore dell’indotto produttivo del comprensorio». II progetto “Lemon” è stato finanziato con le risorse concesse dall’assessorato regionale dell'Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea - Dipartimento regionale dell'Agricoltura.