Taormina
Mastelli in processione: nuova ordinanza penalizza i residenti del centro
Orari più restrittivi, punti mobili e mastelli con Rfid obbligano i residenti a uscite notturne quotidiane, tra costi alle stelle e proteste per il diritto al riposo
Taormina. Non si riesce a trovare il bandolo della matassa sulle modalità di conferimento dei rifiuti e si prospetta già una sorta di processione quotidiana dei mastelli in pieno centro. Un servizio i cui costi sono arrivati alle stelle ma su cui l’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca non sembra essere in grado di reperire soluzioni semplici e rispondenti alle esigenze di chi abita.
«La nuova ordinanza che disciplina la materia non è la risposta che i residenti aspettavano - fanno sapere dal Comitato “Diritto al sonno” - peggiora nel periodo invernale e rinvia il problema ad aprile, visto che sarà in vigore sino alla fine di marzo. È un provvedimento temporaneo soprattutto per quanti hanno il nuovo mastello. Per corso Umberto, piazza Duomo, piazza Vittorio Emanuele, via Teatro Greco introduce anche una “finestra” di raccolta di soli 60 minuti: dalla mezzanotte all’una. Sono stati istituiti punti mobili di conferimento (piazza San Domenico, via Fazzello, via Teatrino Romano, via Roma). Questi sono attivi dalle 21 alle 23 escluso il sabato, solo con mastello dotato di RFID e solo per la frazione prevista quel giorno. Nel resto del territorio comunale le utenze possono conferire dalle 21 alle 4 del mattino. Il provvedimento richiama espressamente le sanzioni previste dalle precedenti ordinanze. Questa ordinanza non risolve e peggiora il problema. Dal primo aprile si torna al “cuore della notte” e cioè dall’1,30 fino alle 5 del mattino sull’asse Porta Catania–Porta Messina. L’orario invernale è peggiorato nel centro storico: dalle 23 alle 5 si è passati appunto ad una sola ora di possibile conferimento. È una riduzione drastica della fascia utile, che non tutela il diritto al riposo di famiglie, anziani, lavoratori e persone fragili. Per quanto riguarda i punti mobili, la soluzione è apparente e impone, invece, un onere quotidiano. I punti mobili significano per molte famiglie dovere uscire quasi ogni sera, spesso in orari incompatibili con turni di lavoro, cura dei minori o condizioni di salute. Non è un’alternativa reale a un orario domestico più umano. RFID solo nel mastello: scelta poco logica e poco inclusiva. Obbligare i residenti a portarsi dietro il mastello per l’accesso ai punti mobili è una imposizione inutile. Esistono soluzioni tecniche più semplici e diffuse (tessera sanitaria/CNS, badge RFID personale, QR univoci) che identificano l’utenza senza costringerla a trasportare il contenitore che pesa».