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L'incontro

Vertenza Manelli, fumata grigia in prefettura: tre opere fondamentali restano "in bilico"

L’azienda ha dichiarato di essere disponibile a proseguire ma non ha dato certezze per gli operai. Dubbi su fognature e una fermata della metro

18 Novembre 2025, 06:00

Vertenza Manelli, fumata grigia in prefettura: tre opere fondamentali restano "in bilico"

Il tavolo di crisi che si è tenuto ieri in prefettura non ha dissipato le incertezze sul proseguimento di tre grandi opere pubbliche fondamentali che in città procedono a passo di lumaca creando numerosi disagi al traffico veicolare e ai residenti: il completamento del collettore fognario Sud-Orientale, i lavori sulla rete fognaria di Cruillas e la fermata Lazio del passante ferroviario.

Davanti ai committenti Rfi e al subcommissario nazionale alla Depurazione Toto Cordaro, la società per azioni pugliese Manelli, che è tra i colossi italiani nel settore delle infrastrutture con oltre 3 miliardi di commesse in tutta Italia, ha cercato di rassicurare le stazioni appaltanti ma senza convincere. Tanto che anche il sindaco Roberto Lagalla ha chiesto certezze su tempi e modalità di completamento dei cantieri. Il comune non è direttamente coinvolto negli appalti, ma il sindaco ha parlato di un danno d'immagine e un ritorno negativo per Palermo se l'azienda non dovesse riuscire ad accelerare i lavori o, peggio, se non dovesse essere in grado di portarli a compimento.

In viale Michelangelo, in viale Lazio e in viale Regione all'altezza del Palazzo dei Sogni l’impatto dei cantieri inizia a farsi pesante per automobilisti, residenti e attività commerciali. Proprio per questo il sindaco ha annunciato possibili azioni legali contro l’azienda.

Si tratta di cantieri complessi che prevedono interventi all’interno di gallerie e richiedono la presenza di manodopera specializzata. L'azienda avrebbe fatto presente le difficoltà incontrate nei lavori in sotterranea, con riferimento soprattutto al collettore sud orientale, e ai costi del personale che oggi sono lievitati rispetto a quando, nel settembre 2020, è stata sottoscritta l'offerta tecnica e l'opera è stata aggiudicata al raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Manelli Impresa e Research Consorzio Stabile Scarl con un ribasso del 25,94%.

Negli ultimi mesi gli scioperi da parte degli operai sono stati numerosi e, secondo i rappresentanti sindacali della Cgil, la ditta avrebbe avviato le procedure di licenziamento collettivo per 21 dipendenti, prevedendo allo stesso tempo di non rinnovare gli incarichi conferiti a tempo determinato, mentre molti lavoratori sono stati costretti alle dimissioni. Ai circa 25 operai che in questo momento stanno lavorando al passante sono stati erogati gli stipendi di settembre, ma non ancora la mensilità di ottobre. Le difficoltà della ditta potrebbero essere di natura economica, in particolare per quel che riguarda il collettore sud-orientale, a causa proprio dell'elevato ribasso praticato per aggiudicarsi la gara.

Il tavolo in prefettura sarà riconvocato fra due settimane, nel frattempo la società si confronterà con la struttura commissariale per capire quali soluzioni tecniche si possono configurare per riformulare l'accordo. Sempre che il subcommissario alla Depurazione Toto Cordaro dia l’ok alle richieste della Manelli dopo aver verificato che siano ancorate a difficoltà reali.