Nuove installazioni contro le zone d’ombra
Borgata. L’assessore Firenze: «Faremo le prove con quelle rotosimmetriche, poi le tesature per i corpi illuminanti»
Le prime ad arrivare saranno queste particolari lampade, “rotosimmetriche” sarebbe il nome tecnico, che verranno installate in alcuni incroci nel cuore della Borgata: «Faremo delle prove nelle prossime settimane», confermano dall’amministrazione comunale. Poi saranno realizzate le infrastrutture che servono per ospitare i normali corpi illuminanti: le tesature. Le quali non sono altro che i cavi che vediamo andare da una parte all’altra della facciata di un edificio. Una volta realizzate ospiteranno nuovi corpi illuminanti. E insieme alle lampade, posizionate negli incroci più bui, dovrebbero dare finalmente alla Borgata la luminosità che merita.
I due interventi sono la soluzione che l’amministrazione comunale, insieme al gestore Enel X, ha studiato (siamo quasi alla fase realizzativa) per risolvere il problema dell’illuminazione pubblica alla Borgata: a confermarlo a La Sicilia è l’assessore al ramo, Andrea Firenze. Lo abbiamo scritto qualche giorno fa da queste pagine: dall’ultimo cambio appalto (2022) e dalle nuove installazioni dell’illuminazione pubblica, alcune parti della città sono rimaste quasi al buio. Per ovviare al problema era necessario, intanto, che il Comune lavorasse in maniera costante in contraddittorio con il gestore. E questo starebbe accadendo. A testimoniarlo è l’assessore Firenze.
«Stiamo lavorando – dice - con tutto l’ufficio, con i nostri tecnici e quelli di Enel X». Fatti anche diversi sopralluoghi notturni: «Non ci sono problemi di illuminazione nelle strade Nord-Sud; i problemi sono nelle strade Est-Ovest». Le prime (Nord-Sud) che non hanno sofferto il cambio appalto, sono le vie Bainsizza, Isonzo, Pasubio ecc. Le altre, quelle Est-Ovest rimaste al buio, sono le varie Diocle, Enna, Ragusa, Caltanissetta, Trapani ecc. In queste ultime ci sono meno tesature. E quindi i corpi illuminanti installati sono stati di numero inferiore: «Il contratto Consip prevede il relamping – ha spiegato l’assessore - ed è stato fatto sulle infrastrutture esistenti. Ma noi dobbiamo prevedere la giusta illuminazione dappertutto, e perciò l’infittimento laddove necessario, che in questo caso vuol dire più infrastrutture».
Quindi si lavorerà nelle due direzioni: «Ho in programma di fare tutto ad inizio 2026. Oggi “call” con Enel X – rivela l’assessore -: sto chiedendo raddoppio laddove ci sono le tesature in viale Tica».