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gastronomia

Il Charleston rinasce: due chef stellati per il ristorante, in un percorso tra memoria e futuro

Lo storico locale riapre, tra memoria e innovazione nei piatti e un nuovo duo di chef

Redazione Palermo

24 Novembre 2025, 19:13

19:22

charleston palermo

Il Charleston torna a raccontare Palermo. Non soltanto come luogo della memoria gastronomica cittadina, ma come spazio che decide di ripensarsi, rinnovare il proprio linguaggio e riallacciare un legame profondo con la città. Dal 29 novembre, il ristorante riapre la sua storica sede di piazzetta Flaccovio con una nuova guida culinaria – gli chef Giovanni Solofra e Roberta Merolli – e un progetto che guarda al futuro senza smarrire ciò che ha reso il Charleston un riferimento nazionale fin dal 1967. Per decenni il locale è stato il salotto gastronomico di Palermo: il primo in Sicilia a ottenere due stelle Michelin, punto d’incontro per la cultura, la politica e lo spettacolo. Oggi la famiglia Glorioso-Anello, custode della sua storia, sceglie di proseguire quel percorso con una visione che trova nella città il suo interlocutore naturale. «Il Charleston non vive di nostalgia – spiega Giovan Battista Anellovive nel presente. È un ponte tra ciò che Palermo è stata e ciò che può diventare».

Solofra e Merolli arrivano dopo importanti esperienze stellate a Taormina e Paestum. La loro cucina, fondata su memoria e innovazione, interpreta Palermo come una geografia gastronomica in continua evoluzione: una città di mercati, contaminazioni, eleganza discreta. Non a caso il menù omaggia Ballarò, le materie prime siciliane, gli oli estratti al momento, i pani artigianali serviti con riti che raccontano la convivialità dell’isola.

Il cuore della proposta è il percorso degustazione “Back to the future”, che intreccia tradizione e contemporaneità. Piatti storici del Charleston – come la “Turtle Soup 1969” o la “Gramigna Lido 1969” – tornano con forme nuove, mentre il celebre filetto alla lampada omaggia i maître che hanno fatto la storia della sala. I dessert, dalla Coppa Charleston al Turbante del Sultano, custodiscono un passato che continua a dialogare con la città.

Anche lo spazio racconta questa relazione rinnovata: argenti, porcellane Richard Ginori, portafiori storici reinterpretati come porta grissini. Nel percorso che conduce alla sala, quadri, fotografie e premi della collezione di famiglia restituiscono frammenti di storia palermitana: una narrazione visiva che accompagna gli ospiti dal ricordo alla contemporaneità.

Il Charleston torna così a essere un luogo che riflette l’identità di Palermo, la sua capacità di cambiare mantenendo saldo il proprio carattere. «Il Charleston vive attraverso Palermo, e Palermo, ancora una volta, trova nel Charleston uno dei suoi specchi più autentici», affermano gli chef.