rifiuti
Catania, la mappa delle zone franche con le micro discariche. «A breve telecamere, droni e cassonetti intelligenti» - LA GALLERY
Le grandi discariche urbane sono quasi tutte spartite, ma resta molto da fare. Siamo andati in giro per effettuare una ricognizione. L'assessore: «Tre bandi con importanti novità»
La discarica in via Calliope
Nella città con la Tari più cara d’Italia le grandi discariche urbane cittadine sono quasi tutte spartite: in via Ungaretti, via Toledo, nella ex scuola Brancati di Librino e nella zona del fondo Romeo non appaiono più tonnellate di rifiuti accatastati. Sono stati eliminati grazie alle bonifiche finanziate nel 2024 con 10 milioni di euro dagli “extra costi” per i rifiuti riconosciuti dalla Regione al Comune. Un conto salatissimo - che spiega in parte anche l’importo record della tassa rifiuti - perché ogni rifiuto va analizzato per il corretto conferimento prima di essere smaltito in discarica al costo di centinaia di euro a tonnellata.

via Toledo ripulita
Ma in città resta molto altro da fare. La sera molte strade si trasformano in zone franche, dove è possibile vedere non solo sacchetti di immondizia abbandonati ma anche pneumatici, elettrodomestici, materassi. Presenti anche materiali edili potenzialmente pericolosi. Da Nord a Sud della città, da viale Tirreno a Trappeto Nord fino al viale Grimaldi di Librino, passando per via dell’Albero a San Giorgio, via Crocifisso, via Acquicella Porto e anche via Saturno a Picanello, le micro discariche sono decine.
Resta anche da ripulire la via Calliope che costeggia il fiume Acquicella, dietro al cimitero. «Questa di via Calliope - commenta l’assessore all’Ecologia del Comune Massimo Pesce - è l’unica grande discarica ancora da bonificare. Siamo in dialogo con chi risiede o ha attività in zona per trovare una soluzione». Tra le ipotesi anche la chiusura al pubblico della strada, una opzione estrema e non di facile attuazione, ma le tonnellate di cumuli di rifiuti presenti nella stradina rendono già ora difficile il passaggio ai mezzi. Pesce conferma: «Ne stiamo discutendo con l’Ufficio traffico urbano e la polizia stradale».
Di certo un aiuto contro gli zozzoni - o fitusazzi, come suggerito dallo showman Fiorello a La Sicilia - verrà dall’installazione delle telecamere, un progetto da 1,6 milioni di euro previsto sempre nella delibera 1068 del 27 novembre 2024, quella che recepiva il totale 14,6 milioni di “extra costi” dalla Regione. «Tra pochi giorni avremo i bandi per appaltare l’installazione delle telecamere. Ma non solo: i bandi sono tre e prevedono anche droni e cassonetti intelligenti da piazzare nelle isole ecologiche automatizzate. Inoltre entro dicembre avremo anche la sesta isola ecologica in via Forcile a San Giuseppe La Rena. Tutto questo ci aiuterà a confermare quello che i verbali già elevati oggi suggeriscono, ovvero che i rifiuti abbandonati provengono in gran parte da fuori Catania».

via Calliope
L’aiuto principale verrà dal rendere operativo il regolamento comunale per l’utilizzo degli ispettori ambientali, approvato dal Consiglio comunale nel 2024. «Pensiamo che queste figure, volontari che percepiranno un gettone di presenza, con la loro presenza saranno un deterrente sufficiente. Con 40 o 50 di queste figure in giro per la città la situazione potrà cambiare».
Stando alla nostra ricognizione notturna per la città, il numero di ispettori dovrebbe essere appena sufficiente: gravi situazioni di abbandono rifiuti sono presenti soprattutto a Librino. In viale Moncada la discarica più grande è all’altezza del civico 18. Altre due sono nei pressi della Torre Leone. Oltre al citato viale Grimaldi, anche il viale Castagnola, il Villaggio Sant’Agata e Monte Po presentano varie discariche. Grave degrado anche in via Crocifisso, nella zona del porto, a pochi metri dall’ex centro commerciale “Etnikos” e soprattutto dalla sede della Gema, la ditta che ha in appalto la zona “Centro” per la raccolta rifiuti. E un degrado simile - ma ridotto rispetto agli anni passati - è nella vicina via Barcellona. Cumuli di rifiuti anche in centro, a San Cristoforo e a due passi da piazza Palestro. La situazione resta critica anche a San Berillo dove nei giorni scorsi l’incendio di un cumulo di rifiuti ha allarmato molte persone in città, a pochi giorni dal rogo alle Ciminiere.

via Crocifisso
Resta infine una novità sulla Tari: la tassa, con un importo medio di oltre 600 euro a famiglia, come detto è la più cara d’Italia. Per i cittadini, come dichiarato ieri dallo stesso Comune, la gestione delle scadenze e dell’anagrafica è complessa, nonostante l’accesso via “Spid” ai servizi online. Per aiutarli quindi la Ragioneria generale del Comune ha affidato, tramite una procedura attuata sul Mepa (il portale per gli acquisti in rete della Pubblica amministrazione) per tre anni e con un importo di 30.500 euro ogni 12 mesi, alla società Artematica di Catania un servizio basato sull’intelligenza artificiale che risponderà “ai quesiti inerenti tributi Tari e Imu con piattaforma di prenotazione appuntamenti”.

via Missori
Un servizio che però non arriverà in tempo per la scadenza del saldo della tassa rifiuti previsto entro il 10 dicembre: i moduli F24 per il pagamento non sono stati ancora recapitati, e l’utilizzo corretto dei servizi online potrebbe evitare le lunghe code agli sportelli sia di Palazzo dei Chierici di piazza Duomo (dove ha sede l’ufficio Tributi) che in piazza della Repubblica negli uffici di Gamma Tributi - Municipia. Qui ogni giorno - come riportato ieri dal nostro giornale - si recano centinaia di persone in cerca di chiarimenti. E le risposte spesso possono essere ottenute online, da casa.

via Saturno, Picanello

viale Castagnola

viale Bummacaro