la sentenza
Caltanissetta, per l'omicidio di Adnan Siddique e i casi di caporalato nove condanne
Cinque anni dopo la Corte d'assise d'appello pronuncia il verdetto. Comune, sindacati e associazioni come parti civili
La via San Cataldo e la vittima Adnan Siddique
Si era opposto al caporalato nelle campagne di Caltanissetta ed ha pagato la sua scelta con la vita. Dopo cinque anni dall’omicidio di Adnan Siddique, avvenuto il 3 giugno del 2020 in via San Cataldo a Caltanissetta, la Corte d’assise d’appello nissena ha condannato nove persone dopo la mega indagine compiuta da carabinieri e squadra mobile.
La Corte d’assise ha confermato la condanna a 28 anni di reclusione per Shujaat Ali, 17 anni un mese e 15 giorni per Muhammad Mehdi e infine 6 anni e 2 mesi per Shehzad Khuram. Ancora una volta per Muhammad Aharjeel Awan il giudiziario di secondo grado ha confermato che lui non ha avuto alcun ruolo nell’omicidio di Adnan ed è caduto anche il reato di sequestro di persona a scopo estorsioni., ma è stato condannato per associazione semplice e una spedizione punitiva in una comunità per minori. Per lui condanna a 3 anni e mezzi. Tre anni e un mese di reclusione, invece, per Aeshad Muhammad. Hanno concordato le pene a 19 anni e mezzo Bilal Ahmed, a 19 anni Alì Imarn e a 20 anni Muhammad Shoaib.
Parte civile al processo il Comune di Caltanissetta, il Movi, quattro vittime di caporalato, la comunità d’accoglienza per minori “I Girasoli” di Milena, la Cgil, la Flai Cgil e l’associazione Proxima.