carcere di augusta
Scoperti cinque smartphone murati nelle celle dei detenuti
Blitz nella casa di reclusione: cinque cellulari nascosti nelle celle dell'alta sicurezza, sequestri e denunce dopo il tentativo di consegna con un drone
Un nuovo blitz è scattato nella casa di reclusione di Augusta, dove la Polizia penitenziaria ha scoperto cinque cellulari murati nelle pareti delle celle dell’alta sicurezza, completi di schede telefoniche e cavi Usb. I dispositivi sono stati sequestrati e i detenuti individuati come responsabili sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.
L’operazione, coordinata dal dirigente e comandante di reparto Guido Maiorana, rientra in una serie di interventi mirati a contrastare l’introduzione di telefoni cellulari all’interno dell’istituto. L’accurata perquisizione ha messo in luce ancora una volta il livello di organizzazione utilizzato per eludere i controlli, con nascondigli ricavati direttamente nelle strutture murarie delle camere detentive. Il blitz si inserisce in un contesto operativo più ampio. Solo pochi giorni fa, infatti, gli agenti della Penitenziaria avevano intercettato e sequestrato un drone mentre tentava di consegnare altri cinque smartphone ai detenuti dell’alta sicurezza.