IL CASO
L'Arcidiocesi di Catania “perde” 10.000 euro per i fragili a causa di un debito
Si tratta di somme a titolo di “liquidazione all’Agenzia delle Entrate - Riscossione a seguito di atto di pignoramento"
“Rimetti a noi i nostri debiti”: senza essere considerati blasfemi, il passaggio del “Padre Nostro” è davvero sempre attuale tanto più se si tratta di debiti economici e ad essere coinvolta è la nostra Arcidiocesi che, almeno sulla carta, risulta infatti… pignorata. Premettiamo che l’Arcidiocesi di Catania, da noi interrogata, ha subito chiarito di «star già risolvendo la questione». Intanto però l’atto formale resta e si tratta del Drs n. 3517 del 18 novembre, pubblicato sul sito istituzionale della Regione dall’assessorato alla Famiglia e Politiche sociali. L’oggetto riporta la “liquidazione all’Agenzia delle Entrate - Riscossione a seguito di atto di pignoramento. Debitore esecutato Arcidiocesi di Catania”. Si tratta di fondi pari a 10.000 euro che lo scorso aprile l’Arcidiocesi aveva ottenuto partecipando ad una manifestazione d’interesse promossa dalla Regione per, citiamo, “attività ludiche e formative a favore di minori e giovani in ambito sociale, culturale e sportivo, con particolare attenzione ai contesti più disagiati”. Stessa somma avevano ottenuto le Arcidiocesi di Palermo, Trapani, Acireale, Piana degli Albanesi, Caltagirone, Mazara del Vallo, Cefalù, Siracusa e Caltanissetta. Ma solo Catania, almeno per ora, non la riceverà.
La ragione? Sempre stando al documento “dalla interrogazione ad Equitalia sul Portale dell’Agenzia delle Entrate l’Arcidiocesi di Catania è risultata inadempiente”. Una pec del 5 novembre, inoltre, “aveva fatto pervenire un atto di pignoramento dei crediti verso terzi per debiti dell’Arcidiocesi pari ad un ammontare di 15.024,62 euro”. Da qui la liquidazione diretta dalla Regione all’Agenzia delle Entrate.
Nei giorni scorsi tramite don Alfio Carbonaro dell’Ufficio problemi sociali dell’Arcidiocesi, a diretto contatto con il Vicario, don Vincenzo Branchina, e l’economo, rag. Carmelo Squadrito, abbiamo cercato a più riprese risposte e maggiori dettagli sulla natura del pignoramento e sul progetto presentato. Tenendo ferma la possibilità che si sia incappati in una eventualità in cui possono cadere tutti, anche i comuni cittadini, ovvero aver vinto il contenzioso ma non aver inviato ufficialmente l’istanza di sgravio, i dettagli richiesti non li abbiamo ancora avuti. Il nostro interlocutore però, in diverse riprese, ha tenuto a precisare come si tratti di una cosa superata, si sia provveduto a inviare la comunicazione necessaria a chiarire la vicenda e che il progetto previsto con quei fondi verrà comunque realizzato.