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Operazione "L'angolo"

Via Capo Passero, il supermarket dello spaccio attivo 24 ore su 24 anche con i minori: 35 misure cautelari. Tutti i nomi

La decisione del Gip di Catania: per 17 custodia cautelare in carcere, per 14 arresti domiciliari, per 4 quella dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Redazione Catania

05 Dicembre 2025, 13:15

13:34

Via Capo Passero, il grande supermarket dello spaccio attivo 24 ore su 24: 35 misure cautelari

via Capo Passero a Catania

Per la gestione del "fortino" della droga di via Capo Passero a Catania, attivo 24 ore su 24 e in funzione anche sfruttando dei minorenni, sono, state eseguite oggi 35 misure cautelari: per 17 si tratta di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, per 14 quella degli arresti domiciliari, per 4 quella dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le attività investigative sono state condotte dalla Procura di Catania e dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni ed esseguire da più di 100 Carabinieri del Comando Provinciale.

Gli indagati sono stati raggiunti da gravi indizi di colpevolezza, in ordine ad una attività continuativa di vendita e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti - marijuana, cocaina - crack - operando su sette piazze di spaccio, tutte ubicate nel quartiere Trappeto Nord, e articolare nell'ambito di via Capo Passero e proprio traendo spunto dal nome convenzionale con cui era indicata la principale piazza di spaccio di sostanze stupefacenti, l'operazione è stata denominata "L'angolo", fatti sono aggravati dalla circostanza che gli indagati si sarebbero avvalsi di minori, per svolgere l'attività delittuosa.

Il Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Catania ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Alessandro (classe 1989), Rosario Arena (1974), Francesco Bagli (1989), Samuel D'Amico (2003), Simone Di Mauro (1998), Francesco Pio Giuseppe Distefano (2000), Vincenzo La Piana (1961), Antonino Pillera (1996), Pietro Cristian Rungo (2000), Alessandro Russo (1992), Gianluca Sapuppo (1999), Antonino Orazio Saraniti (2003), Aila Schabani (1973), Santo Tempera (2001), Vito Vitale (2001).

La misura degli arresti domiciliari nei confronti di: Jonathan Giuseppe Bertolo (2004), Angelo Cutugno (1993), Gabriele De Fazio (2002), Francesco Di Pasquale (1995), Marco Gardali (1996), Giuseppe Antonio Lo Faro (2001), Ignazio Manitta (1983), Dany Giosuè Musumeci (2005), Vincenzo Dario Oratore (1988), Giuseppe Privitera (1997), Antonino Francesco Stella detto Nino (1991), Vincenzo Vitaglione (2000).

La misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla p.g. nei confronti di: Simone Barbagallo (2003), Giosuè Cante (2000), Abdelmalik Khalkhal (2004), Riccardo Rossello (2004). In relazione ad ulteriori cinque indagati da sottoporre a misura, le ricerche sono in corso.

L'indagine, inizialmente condotta dai militari della Stazione di Sant'Agata li Battiati della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania, si è sviluppata articolandosi soprattutto attraverso attività di osservazione e di monitoraggio delle aree di interesse, suffragate da riscontri oggettivi, quali arresti in flagranza di reato, acquisti di droga, denaro e di materiale utile al confezionamento delle dosi di sostanza stupefacente, permettendo di ricostruire quale fosse il modus operandi degli indagati, caratterizzato da una sistematica attività di commercio con turni ed orari prestabiliti, idonei a coprire le 24 ore, per 7 giorni a settimana, a prescindere da qualsivoglia condizione meteorologica, con un soggetto avente per ogni turno il ruolo di capo turno, convenzionalmente denominato "patrozzo", con il ruolo di controllare la continuità operativa e l'efficienza dello spaccio, avvalendosi di vedette pronte a segnalare, anche attraverso apparati ricetrasmittenti, l'eventuale presenza di Forze dell'Ordine. Sulla base degli indizi raccolti è risultato che tre indagati avrebbero continuato l'attività di spaccio benché fossero stati posti agli arresti domiciliari per fatti riconducibili al medesimo reato. Durante le investigazioni, a riscontro, vi sono stati 2 arresti in flagranza di reato per "detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente" e 38 segnalazioni amministrative nei confronti di soggetti acquirenti di sostanza stupefacente.

Nell'ambito del medesimo contesto investigativo, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Catania, su richiesta della Procura per i Minorenni (che ha operato in costante coordinamento con questo Ufficio) aveva già emesso provvedimenti cautelari (3 custodie cautelari in Istituto Penale Minorile ed un collocamento in comunità) eseguite dal personale della Stazione di Sant'Agata li Battiati in data 17 novembre u.s. nei confronti di 4 giovani, minori all’epoca dei fatti in quanto indiziati di essere coinvolti nell'attività suindicata.