Sanità
Manichini hi-tech e scenari reali, al Policlinico centro di formazione per l'emergenza
Centro di simulazione ad alta fedeltà al "Paolo Giaccone" per l'innovazione didattica e le tecniche contro sepsi e shock settico
Inaugurato al Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo negli spazi del dipartimento medicina di precisione in area medica, chirurgica e critica il centro di simulazione in area medica ad alta fedeltà dedicato alla formazione in area critica di tutte le discipline mediche e delle professioni sanitarie e all’innovazione didattica per i corsi di laurea, le scuole di specializzazione e i masters universitari. Il centro, voluto dal Rettore Massimo Midiri e dal presidente della scuola di Medicina Marcello Ciaccio, è stato realizzato in appositi spazi e strutture dell’Ateneo, con il finanziamento, deliberato dalla direttrice generale Maria Grazia Furnari.
«Il centro di simulazione che si attiva oggi è fondamentale per la didattica, per la ricerca e per potere offrire la migliore risposta possibile ai bisogni di salute della popolazione - dice Midiri - La simulazione è un elemento ineludibile per la formazione degli studenti in un percorso formativo attuale e qualificato in cui i docenti possono disporre di nuovi spazi per affrontare una didattica sempre più professionalizzante e per sviluppare nuovi progetti di ricerca. Questa struttura sarà anche la sede del Centro di Formazione permanente sulle infezioni gravi, la sepsi e lo shock settico, vera emergenza sanitaria del terzo millennio. Il Sim.tra.c.c. è inoltre uno strumento di servizio per l’Ateneo e per il Territorio ed è strategico per la Città Metropolitana di Palermo e per l’intera Regione anche perché supporta programmi di formazione continua per personale sanitario».
«Questo spazio - afferma Furnari - rappresenta molto più di un nuovo ambiente formativo: è un investimento strategico nel futuro della sanità, nella qualità dell’assistenza e nella sicurezza dei pazienti. Qui, studenti, specializzandi e professionisti delle professioni sanitarie potranno esercitarsi in scenari realistici, sviluppare competenze avanzate e sperimentare il valore del lavoro in team in condizioni critiche e altamente complesse. La simulazione ad alta fedeltà è oggi riconosciuta come una delle metodologie didattiche più efficaci per la formazione in area critica: permette di imparare senza rischi, di sbagliare per migliorare, di confrontarsi con le situazioni più impegnative prima di incontrarle al letto del paziente».