cronaca
Comprava con banconote false a Scordia: fermato un giovane
Truffa con banconote da 50 euro false: due giovani pagano piccoli acquisti per incassare il resto, un fiorista li scopre e grazie alla segnalazione ai carabinieri uno viene fermato
Avevano escogitato un modo per truffare le attività commerciali scordiensi con lo stesso modus operandi. Fare acquisti di pochi euro utilizzando banconote false da 50 euro e farsi dare indietro il resto che, quello sì, aveva valore. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio di giovedì, grazie a un venditore di fiori che aveva subito intuito il raggiro. Due giovani si sono introdotti nel suo negozio. Il primo ha fatto un acquisto di un mazzo di fiori presentando una banconota da 50 euro risultata falsa.
Quando a presentarsi qualche istante dopo è stato l’altro acquirente, il titolare del negozio ha compreso subito che si trattava di banconote false. I due si sono allontanati immediatamente facendo perdere le loro tracce. Così al commerciante non è rimasto che rivolgersi immediatamente ai carabinieri esponendo loro i fatti raccolti in una denuncia. Nel frattempo la notizia è stata fatta veicolare attraverso la pagina social della testata locale Scordia.info. La scorribanda dei due è stata interrotta prontamente dai carabinieri della locale Stazione che hanno risposto immediatamente alla richiesta di intervento di un negoziante che, dopo avere letto la notizia, ha subito compreso le cattive intenzioni dei due giovani.
Stessa modalità di azione. Uno dei due entra nel negozio e chiede di acquistare un prodotto, presenta la banconota, ovviamente falsa da 50 euro e riceve il resto dal commerciante che, solo quando il giovane ha già lasciato il negozio, si accorge che la banconota era falsa. Dopo mezz'ora sopraggiunge il secondo che fa lo stesso acquisto presentando la stessa banconota. A questo punto il titolare, ormai consapevole dell’azione criminale messa a punto dai due, mantenendo i nervi saldi, prova ad intrattenere il “cliente” mentre nel frattempo, dopo 10 minuti, sopraggiunge una volante dei Cc che procede ad una perquisizione e al fermo del giovane condotto in caserma. «Sono stati i 10 minuti più lunghi della mia vita - commenta il negoziante - per intrattenerlo cercavo delle scuse tipo che non avevo resto. Penso di aver fatto la cosa giusta».