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la delibera

Taormina, i guadagni dei vertici delle nuove partecipate

Ai presidenti il 65% del compenso del sindaco, i cda costeranno 72mila euro l’anno

Mauro Romano

05 Dicembre 2025, 23:30

Taormina, i guadagni dei vertici delle nuove partecipate

Deliberati dalla Giunta del sindaco, Cateno De Luca, i compensi per i vertici delle aziende partecipate di recente istituzione. Il governo cittadino ha fissato quanto dovranno percepire i consigli di amministrazione degli organi delle aziende speciali, come “Patrimonio Taormina”, “Fondazione Taormina” e della costituenda società partecipata “Equità Urbana spa”.

Percepiranno il 65% del compenso del sindaco, pari a 49mila 680 euro annui, i presidenti di ogni nuova azienda a cui andranno 32mila 292 euro. Ai componenti del consiglio di amministrazione è attribuito, invece, il 40% e precisamente 19mila 872 euro. Ogni consiglio di amministrazione costerà nel complesso 72mila 36 euro all’anno. A questa spesa deve essere aggiunta quella relativa all’amministratore unico, a cui verrà riconosciuto il 70% del compenso del sindaco, pari a 34mila 776 euro.

Il tutto perché «in conformità - si legge nella delibera - agli obiettivi strategici dell’Amministrazione comunale, il Consiglio comunale ha autorizzato la costituzione dei seguenti organismi e società partecipate: Azienda speciale “Taormina Social City”; “Fondazione Taormina”; Azienda speciale “Patrimonio Taormina”; “Equità Urbana Spa”».

A seguito di quanto deciso «occorre determinare - si legge ancora nel documento - le indennità di carica dei componenti gli organi di governo dei citati organismi». L’Amministrazione De Luca ha espresso la volontà di assicurare equità e omogeneità dei trattamenti infragruppo, equiparando i nuovi compensi spettanti ai presidenti e ai componenti dei consigli d’amministrazione e del consiglio di indirizzo dei nuovi organismi partecipati, a quelli vigenti nell’Azienda speciale Asm, già costituita, fissati nella misura del 65% (presidente) e 40% (componenti) dell’indennità del sindaco. Insomma sono questi i costi di cui si parlava da tempo riguardo le partecipate di recente formazione. Una rivoluzione che pesa già sulle casse comunali. I vertici delle nuove aziende non avranno la possibilità di accorpare gettoni di presenza, indennità accessorie o altre forme di remunerazione.