blitz dei carabinieri del Nil
06 Dicembre 2025 - 09:15
Sei trovati “in nero” e altri cinque irregolarmente assunti su 14 lavoratori presenti, e attività imprenditoriale sospesa per due aziende, su quattro controllate.
Non è tutto perché sono state elevate ammende e sanzioni per circa 200.000 euro.
La vasta operazione contro lo sfruttamento dei lavoratori e per verificare le condizioni di sicurezza è scattata nei comprensori canicattinese e saccense.
Ad entrare in azione sono stati i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro del Comando provinciale di Agrigento, unitamente ai militari dei reparti territoriali, e in alcuni casi con la collaborazione della Guardia costiera e del personale di Arpa.
A finire nei guai sono state sei persone, di Canicattì, Porto Empedocle, Ravanusa e Sciacca, dall’età compresa dai 34 ai 62 anni.
Sono imprenditori, titolari e soci di società di attività private marittime e artigiani. Tutti quanti sono stati denunciati, in stato di libertà, alle Procure della Repubblica di Agrigento e Sciacca.
Tra le numerose violazioni riscontrate di carattere penale e amministrativo: omessa sorveglianza sanitaria, mancata formazione e informazione, non avere consegnato i dispositivi di protezione individuale ai dipendenti, l’omesso aggiornamento del documento valutazione rischi, l’utilizzo di ponteggio non a norma con pericolo caduta e tante altre ancora.
Gli specialisti dell’Arma all’atto dei 4 accessi per le ispezioni hanno controllato la posizione di complessivi 14 lavoratori, 6 dei quali risultati completamente “in nero” e altri 5 irregolarmente assunti. I militari dopo avere accertato le omissioni hanno elevato multe, appunto, per oltre duecentomila euro. Per due aziende è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale.
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