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Catania diventa un’aula a cielo aperto: gli studenti del Lazzaro disegnano l’anima della città

Acquarello, inchiostro e chiaroscuro le tecniche utilizzate per riprodurre cupole e ogni angolo più nascosto

Francesca Aglieri Rinella

06 Dicembre 2025, 20:30

Catania diventa un’aula a cielo aperto: gli studenti del Lazzaro disegnano l’anima della città

Matite che sfrecciano, carboncini che macchiano le dita, occhi che scrutano ogni dettaglio. Cavalletti e album da disegno come fossero antenne pronte a catturare l’anima della città. Protagonisti gli alunni dell’istituto d’arte Lazzaro di via Generale Ameglio che hanno animato piazza Duomo per una lezione dal vivo alla scoperta delle bellezze del centro storico. Acquarello, inchiostro e chiaroscuro le tecniche utilizzate con gli studenti che hanno riprodotto cupole e ogni angolo più nascosto dell' architettura cittadina.

Ad accompagnare i 55 ragazzi del secondo e del terzo anno sono stati i docenti Anna Maria Cunsolo (discipline pittoriche) e Mario Cantarella (discipline plastiche).

«I ragazzi disegnano dal vero - spiega Cunsolo - e li abbiamo portati in centro a conoscere anche la nostra città perché tante volte loro passano ma senza guardare. Un’occasione per studiare i monumenti e le nostre tradizioni. Ci ha ospitato anche monsignor Barbaro Scionti, li ha fatti disegnare anche in chiesa, per questo lo ringraziamo per averci ospitato e aver favorito anche questa attività di incontro dei ragazzi con il contesto della cattedrale e religioso. Grazie anche al nostro dirigente scolastico Gaetano La Rosa».

«Abbiamo altre due volte portato i ragazzi del quinto e del quarto anno - aggiunge Cantarella - ed è un’iniziativa che rifaremo comunque come lezioni sul territorio per uscire dalla normale didattica all’interno delle classi e quindi far prendere ai ragazzi consapevolezza del nostro patrimonio artistico-culturale e anche della bellezza della nostra città che loro tante volte non conoscono e non vedono, pur vivendo il centro con i pub, con i loro amici

A fine mattinata i fogli si riempiono di storie con Catania ha posato per loro. Turisti curiosi scattano foto come fossero davanti a un’installazione contemporanea e tra i gruppi di studenti fa capolino anche uno “spettatore” d’eccezione: il sindaco Enrico Trantino che affacciato dalla finestra di Palazzo degli Elefanti ha scorto i ragazzi e incuriosito è sceso in piazza per un saluto.

Il traffico scorre, ma gli studenti non lo sentono: sono immersi nel ritmo del tratto. La città osserva i ragazzi e i ragazzi restituiscono la città su carta: «Prof, ma non sarebbe bello fare sempre lezione all’aria aperta...» chiosa qualcuno.