7 dicembre 2025 - Aggiornato alle 00:06
×

Cassazione

Donna assolta dall’accusa di induzione alla prostituzione dei 3 figli

Cassazione: inammissibile il ricorso della Procura, confermate le assoluzioni per consuocero e carabiniere; la madre, assolta dal reato più grave, rinviata alla Corte d'appello per maltrattamenti sui tre figli, accuse emerse nel 2016

06 Dicembre 2025, 18:48

Donna assolta dall’accusa di induzione alla prostituzione dei 3 figli

La Cassazione ha definito inammissibile il ricorso della Procura generale di Catania che aveva chiesto la condanna per la madre (induzione alla prostituzione dei suoi tre figli minori), per il consuocero e per un carabiniere accusati di violenza sessuale continuata in concorso aggravata in danno di minori. Nel mese di ottobre dello scorso anno, i due imputati erano stati assolti dalla seconda sezione della Corte d'appello di Catania mentre era stata condannata la madre alla pena di tre anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti. In primo grado, il tribunale aretuseo aveva condannato la donna a 24 anni, il consuocero a 10 anni e il militare dell'Arma a 13 anni.

La suprema corte ha disposto, quindi, la conferma dell'assoluzione per i due imputati mentre la donna è stata assolta dal reato più grave e con rinvio alla Corte d'appello per i maltrattamenti in famiglia. È passata la linea difensiva, sostenuta dagli avvocati Sebastiano Troia, Coletta Dinaro e Antonella Schepis.

La vicenda giudiziaria risale al 2014. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Francofonte con il coordinamento della Procura aretusea, la donna, che si è sempre protestata innocente, avrebbe agevolato gli abusi sui propri figli, di età compresa tra i 3 e i 7 anni, in cambio di somme tra i 10 e i 20 euro. È venuta a galla nel 2016 a seguito della denuncia sporta da due assistenti sociali, che avevano avuto modo di ascoltare i minori.