blit della polizia provinciale
Rifiuti, roghi e degrado: sequestrata area contaminata accanto a uno dei luoghi più preziosi della Sicilia
La Polizia Provinciale di Siracusa ha sequestrato un’area agricola di 750 mq in contrada San Leonardo, a Carlentini
Veicoli fuori uso, pneumatici, materiale plastico e ferroso, legname trattato e non, inerti da demolizione, serbatoi di contenuto ignoto e cumuli di ceneri derivanti da precedenti combustioni. È il quadro emerso in un’area agricola di circa 750 metri quadrati in contrada San Leonardo, nel territorio di Carlentini, trasformata in una discarica abusiva e utilizzata per la combustione illecita di rifiuti.
Gli agenti sono arrivati sul posto dopo l’avvistamento di una densa colonna di fumo nero e hanno sorpreso un uomo mentre alimentava un incendio di rifiuti plastici e legnosi. L'area è risultata priva di qualsiasi presidio di sicurezza.
Il contesto è reso ancora più critico dalla vicinanza con i Pantani del San Leonardo, parte di uno dei principali complessi di zone umide della Sicilia orientale. I pantani ospitano circa 200 specie di uccelli migratori e svolgono funzioni ecologiche essenziali, tra cui la depurazione naturale delle acque e la mitigazione delle piene del fiume San Leonardo. Nella zona sono presenti specie di rilevante interesse conservazionistico, come la Moretta tabaccata e l’Anguilla europea.
La Polizia Provinciale sottolinea che l'abbandono e la combustione di rifiuti in quest’area rappresentano un rischio ambientale rilevante, con potenziali contaminazioni dirette di suolo e acque fluviali. L’intera zona è stata sottoposta a sequestro penale probatorio e preventivo, successivamente convalidato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Lentini per la messa in sicurezza dell'incendio.
Le ipotesi di reato contestate comprendono la combustione illecita di rifiuti, la gestione non autorizzata di rifiuti speciali e la realizzazione di una discarica abusiva.
L'operazione “Terra Bruciata”, rientra nell’attività di tutela ambientale promossa dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa.
Il sequestro, spiegano gli investigatori, si è reso necessario per interrompere un processo di deterioramento ambientale già in atto e prevenire ulteriori danni a un’area di elevato valore naturalistico.