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Via Gino Zappa

Postamat fatto saltare in aria allo Zen con un ordigno, boato sveglia tutti ma nessuno chiama il 112

Tentato assalto al Postamat di via Gino Zappa a Palermo: esplosione devasta l’esterno ma il colpo fallisce — cassaforte regge, mazza sequestrata e secondo tentativo sventato dal nebbiogeno.

Luigi Ansaloni

07 Dicembre 2025, 11:24

Postamat fatto saltare in aria allo Zen con un ordigno, boato sveglia tutti ma nessuno chiama il 112

Tentato assalto al Postamat dello Zen, in via Gino Zappa a Palermo. Una banda ha cercato di far saltare lo sportello dell’ufficio postale utilizzando un ordigno esplosivo, ma il colpo è fallito e i malviventi sono stati costretti a fuggire senza bottino.

L’azione, pianificata nei dettagli, ha provocato danni ingenti alla struttura esterna, ma il sistema di sicurezza ha retto. La deflagrazione è stata così violenta da proiettare detriti, frammenti di lamiera e plastica in un raggio di 10-15 metri. Nonostante il boato che ha svegliato il quartiere, nessuno avrebbe chiamato il 112.

Sulle indagini procede il commissariato San Lorenzo. Secondo una prima ricostruzione, i criminali avrebbero agito con rapidità e brutalità: dopo aver colpito ripetutamente la cornice del Postamat con una mazza per aprire una fessura, vi avrebbero inserito un ordigno artigianale. Una volta azionato l’innesco e presi a distanza di sicurezza, hanno causato l’esplosione. La cassetta di sicurezza interna, dove era custodito il contante, tuttavia, ha resistito all’urto, mandando a monte i loro piani.

All’arrivo delle pattuglie, diversi residenti erano affacciati a balconi e finestre, svegliati dal rumore, ma nessuno avrebbe fornito indicazioni utili sulla via di fuga dei responsabili. L’area è stata messa in sicurezza dagli artificieri, intervenuti per escludere la presenza di residui pericolosi, mentre la Polizia Scientifica ha eseguito i rilievi tecnici.

Elemento ritenuto significativo per l’inchiesta è il ritrovamento di una mazza, abbandonata vicino allo sportello e sequestrata dagli agenti. L’attrezzo, verosimilmente impugnato con i guanti per infrangere la struttura esterna, sarà analizzato alla ricerca di eventuali tracce biologiche. Al vaglio degli investigatori anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, che potrebbero avere ripreso i volti coperti dei ladri o il mezzo usato per dileguarsi.

La stessa notte, con ogni probabilità ad opera del medesimo gruppo, è stato tentato un secondo colpo ai danni di un esercizio di ristorazione situato a poche centinaia di metri da via Zappa. Anche in quel caso l’azione è sfumata per l’attivazione del sistema nebbiogeno del locale, che ha costretto i malviventi a desistere e a darsi alla fuga.