Il caso
Le pallavoliste intossicate e la fuga di gas: chi ha acceso l'impianto di riscaldamento non collaudato?
La procura di Catania ha aperto un fascicolo per quanto accaduto ieri sera al Palatenda di Zafferana Etnea. Le atlete fortunatamente stanno bene
Qualcuno ha acceso il riscaldamento che ancora non era neanche stato collaudato. Da lì la fuga di gas e l'intossicazione delle atlete. Ora è necessario capire però se c'è una responsabilità, seppur colposa, in quello che è successo al Palatenda di Zafferana Etnea, ieri sera durante la partita di pallavolo femminile tra la Zafferana Volley Asd e Asd Volley '96 Milazzo. La procura ha aperto un fascicolo per lesioni colpose (senza indagati) ed è stato disposto il sequestro dell'impianto di riscaldamento. La notizia arriva a La Sicilia direttamente dal procuratore di Catania Francesco Curcio. L’impianto di riscaldamento è stato sequestrato dai vigili del fuoco, che stamattina hanno svolto verifiche e ispezioni nell'ambito di un preciso sopralluogo. Era presente anche il sindaco di Zafferana Etnea, Salvo Russo, che avvierà anche accertamenti per capire precisamente quello che è accaduto. «La cosa importante è che non ci siano state conseguenze più drammatiche, sicuramente dovremo ricostruire quanto è accaduto». L'impianto è comunale: è il collaudo statico lo ha avuto solo da qualche mese. Ma la struttura non è stata sequestrata.
Per l'emissione di monossido di carbonio alcune giocatrici sono svenute sul posto, altre hanno accusato forti mal di testa e difficoltà nel respirare. In 15 sono state portate all'ospedale Cannizzaro di Catania; per otto, visto il livello alto di presenza nei polmoni di monossido di carbonio, è stato necessario il ricorso alla camera iperbarica, mentre altre sette sono state sottoposte all'ossigeno-terapia nel pronto soccorso. Altre persone hanno fatto ricorso alle cure di altri ospedali, come il pronto soccorso del Policlinico universitario.
Ora vedremo se le atlete o le società coinvolte vorranno sporgere denuncia.
