la polemica
Messina, sindacati all’attacco: «Fertility non sia merce di propaganda»
Borse di inclusione, Cgil e Nidil contestano lo “show” di De Luca. Basile: «Impegno concreto»
Che i tirocini di inclusione abbiano rappresentato una opportunità per molte famiglie in difficoltà è un dato innegabile. Una forma di riscatto per i cittadini che vivono nelle baraccate, coniugando il risanamento urbano all’impegno sociale. Ma è altrettanto innegabile la polemica esplosa dopo la presentazione del progetto Fertility che, nel solco della continuità con il percorso intrapreso dal Comune, assegna 530 borse di inclusione sociale ad altrettanti soggetti già impiegati nel recente passato nei servizi offerti dalla società partecipate.
Cgil e Nidil all’attacco: «Il lavoro, i diritti, i bisogni sociali non sono merce per propaganda». Il sindacato non ha gradito la cerimonia di sabato scorso al Palacultura. Nel mirino lo “show” dell’ex sindaco Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, già in campagna per le prossime elezioni amministrative. «Si presenta come colui che dopo aver guidato lo sbaraccamento, - tuonano Cgil e Nidil - ora si intesta l’onere di trovare un lavoro agli ex tirocinanti». Il sindacato contesta le modalità di attuazione di Fertility, con i beneficiari invitati a sottostare ai doveri che un lavoratore dipendente deve rispettare, ma senza diritti: ferie, permessi, malattia, contributi. Progetto definito senza il confronto con i sindacati. Per i segretari, Pietro Patti e Ivan Calì, nessuna contrarietà alla misura che resta un’opportunità per una fascia di popolazione che difficilmente può essere collocata nel mondo del lavoro. Ma chiusura netta verso l’atteggiamento dell’amministrazione che avrebbe offerto una sponda a De Luca per fare propaganda ed ottenere consenso.
Parole che stroncano l’entusiasmo del sindaco Federico Basile. «Le borse di inclusione - afferma - sono un impegno concreto dell’Amministrazione nel creare percorsi che valorizzano le persone e che permettono alla città di avanzare insieme». Le borse di inclusione accompagneranno 530 cittadini in un cammino di orientamento, formazione, attivazione e crescita, restituendo strumenti per il reinserimento nei contesti produttivi e relazionali della città. Cigil e Nidil chiedono l’avvio del confronto per correggere il progetto e costruire un percorso sano di stabilità per tutti coloro che, negli ultimi anni, hanno garantito la sostenibilità e l’efficienza dei servizi pubblici.
Fortunato Marino