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il contenzioso

Distributori automatici di ristori, l’Asp reclama quasi 900mila euro

L'Azienda sanitaria contesta il mancato adempimento da parte della ditta

Rita Baio

08 Dicembre 2025, 10:00

Distributori automatici di ristori, l’Asp reclama quasi 900mila euro

Firmato nel 2016 e valido per 3 anni, il contratto tra Asp e la ditta fornitrice di distributori automatici diventa un affaire (quasi) milionario. Nel 2019, infatti, il contratto in questione è cessato e la ditta avrebbe dovuto smontare e portare via i distributori automatici e dismettere le batterie da tutti i siti aziendali ma non è andata così. E a scorrere non è stato soltanto il tempo, ma anche il fattore economico. Perché la ditta avrebbe dovuto saldare all’Asp diverse fatture non pagate.

 

A settembre scorso, il servizio Economico e finanziario ha organizzato una conferenza di servizi durante la quale è stata «confermata – riporta l’atto di delibera – l’emissione delle fatture relative al periodo successivo al termine di scadenza del contratto (cioè per il periodo compreso tra il 2020 e il 2025) perché la ditta non ha ritirato i distributori».

Non solo. Il «mancato adempimento» della ditta risale addirittura al triennio contrattuale.

 

Complessivamente, dunque, il debito della ditta nei confronti dell’Asp, «per il servizio di ristoro con somministrazione di bevande calde, fredde mediate distributori automatici negli spazi aziendali» è di 889.950 euro. Un importo consistente, che l’Asp non è affatto disposta a lasciar perdere. Non a caso, infatti, ha affidato l’incarico a un legale per recuperare le somme, comprese le fatture emesse nel settembre 2025.

 

Non è tutto. Perché l’Azienda sanitaria precisa «fatte salve eventuali ulteriori fatturazioni di importi dovuti dalla società in argomento a titolo di rimborso per i consumi di energia elettrica». Insomma, la somma rischia di lievitare tanto da sfiorare il milione.