il contenzioso
Distributori automatici di ristori, l’Asp reclama quasi 900mila euro
L'Azienda sanitaria contesta il mancato adempimento da parte della ditta
Firmato nel 2016 e valido per 3 anni, il contratto tra Asp e la ditta fornitrice di distributori automatici diventa un affaire (quasi) milionario. Nel 2019, infatti, il contratto in questione è cessato e la ditta avrebbe dovuto smontare e portare via i distributori automatici e dismettere le batterie da tutti i siti aziendali ma non è andata così. E a scorrere non è stato soltanto il tempo, ma anche il fattore economico. Perché la ditta avrebbe dovuto saldare all’Asp diverse fatture non pagate.
A settembre scorso, il servizio Economico e finanziario ha organizzato una conferenza di servizi durante la quale è stata «confermata – riporta l’atto di delibera – l’emissione delle fatture relative al periodo successivo al termine di scadenza del contratto (cioè per il periodo compreso tra il 2020 e il 2025) perché la ditta non ha ritirato i distributori».
Complessivamente, dunque, il debito della ditta nei confronti dell’Asp, «per il servizio di ristoro con somministrazione di bevande calde, fredde mediate distributori automatici negli spazi aziendali» è di 889.950 euro. Un importo consistente, che l’Asp non è affatto disposta a lasciar perdere. Non a caso, infatti, ha affidato l’incarico a un legale per recuperare le somme, comprese le fatture emesse nel settembre 2025.
Non è tutto. Perché l’Azienda sanitaria precisa «fatte salve eventuali ulteriori fatturazioni di importi dovuti dalla società in argomento a titolo di rimborso per i consumi di energia elettrica». Insomma, la somma rischia di lievitare tanto da sfiorare il milione.