9 dicembre 2025 - Aggiornato alle 8 dicembre 2025 23:20
×

L’iniziativa

Acireale, la “panchina blu” è un simbolo di famiglia anche dopo la separazione

Promossa dall’associazione “Papà separati”, punta a sensibilizzare sull’affido condiviso e sui diritti dei figli

Rita Vinciguerra

08 Dicembre 2025, 22:45

Acireale, la “panchina blu” è un simbolo di famiglia anche dopo la separazione

Installata a Santa Tecla la “Panchina blu della bigenitorialità”, dedicata ai papà separati e ai loro figli, a simboleggiare la famiglia anche dopo la separazione. Un’iniziativa promossa da Salvatore Rosario Scandura, referente locale dell’associazione di promozione sociale per i diritti dei figli di genitori separati “Papà separati”, promotrice della legge 54/2006 meglio conosciuta come legge sull’affido congiunto.

La panchina blu, installata in varie città sul territorio nazionale, nasce dalla crescente necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al diritto dei genitori a essere presenti nella vita e nell’educazione dei figli dopo la fine del matrimonio e sollecitare l’attenzione verso il crescente fenomeno delle separazioni familiari. Il disegno di legge sulla bigenitorialità, in discussione dopo le recenti ordinanze della Cassazione, include l’introduzione del doppio domicilio e del mantenimento diretto, promuovendo la mediazione familiare e la centralità del diritto del minore. Si tratta di un principio giuridico che garantisce alla prole la conservazione di un rapporto equilibrato, continuativo e paritario con entrambi i genitori anche dopo la fine del matrimonio, trascendendo effettivamente il concetto di genitore “primario” e “secondario” che si traduce in un affidamento congiunto, in cui entrambi i genitori partecipano alle decisioni riguardanti la vita quotidiana dei figli, imponendo loro l’obbligo di cooperare per il benessere familiare, accantonando i conflitti personali a favore di una gestione costruttiva della comunicazione e dell’ascolto.

In molti casi il diritto e il dovere di paritetico impegno nell’accudimento dei figli da parte di entrambi i genitori e la paritetica assunzione di responsabilità vengono violati da controversie che causano destabilizzazione ed effetti negativi sul benessere psicologico dei figli. Alla cerimonia di inaugurazione, che ha rappresentato un momento di grande valore simbolico per la città e per la comunità, hanno partecipato, oltre al referente locale, Valentina Pulvirenti, vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione, Ernesto Emanuele e Nicola Saluzzi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Papà separati”.

Il vicesindaco Pulvirenti si è espresso così: «Non bisogna mai discriminare l’uno o l’altro genitore, perché a pagarne le conseguenze sono sempre i figli. Lottiamo affinché i diritti vengano riconosciuti a entrambi i genitori». Accorato l’appello del presidente Emanuele, il quale ha osservato che «purtroppo la legge sull’affido condiviso è spesso male applicata o addirittura disattesa. Oggi l’associazione si batte per apportare le modifiche necessarie e aggiornarla alle esigenze di una giurisprudenza moderna».