l'iniziativa
Beni confiscati, il palazzo del boss diventa sede di uffici dello stato
Cinquemila metri quadrati diventano uffici statali in via Titina de Filippo, con un risparmio di 250 mila euro sui canoni
Cinquemila metri quadrati confiscati alla criminalità organizzata e che oggi consentono allo Stato di risparmiare 250 mila euro di canoni di affitto. L’operazione è targata Agenzia del Demanio, è stata la direzione regionale per la Sicilia a coordinare l’intervento di razionalizzazione in modo tale da assegnare a tre diverse amministrazioni dello Stato i nuovi uffici in via Titina de Filippo 11, nei pressi di corso Calatafimi. La consegna ufficiale avverrà oggi sebbene i primi traslochi siano stati già effettuati da qualche tempo.
Gli spazi sono quelli al piano terra e al primo piano di questo grande edificio di nove piani. Qui troveranno posto l’agenzia delle dogane e dei monopoli che finora aveva sede in via Terrasanta; il poliambulatorio Sasn del ministero della salute, che eroga l’assistenza sanitaria al personale marittimo e finora era in via Onorato; l’ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, costola del ministero dell’agricoltura che finora si trovava in viale Regione Siciliana.
L’immobile, dopo la confisca, era passato all’agenzia nazionale per i beni confiscati e da questa all’agenzia del demanio. Il progetto è stato avviato nel 2021 e ha comportato un investimento di 4 milioni e 600 mila euro, con fondi statali (solo una parte sostenuta dall’agenzia delle dogane e dei monopoli): si è trattato di un adeguamento strutturale, impiantistico e funzionale dell’immobile, gli spazi sono stati ripensati per ospitare uffici e laboratori moderni.
«Restituire alla collettività un bene confiscato alla mafia – dice Silvano Arcamone, direttore dell’agenzia del demanio in Sicilia - significa trasformare un simbolo negativo in un presidio dello stato, un luogo di legalità, lavoro e servizio. In un contesto periferico dove per anni l’abbandono aveva generato degrado, oggi sorge un’infrastruttura pubblica moderna, efficiente e accogliente, pensata per garantire dignità e qualità agli spazi di chi vi lavora e di chi li frequenta. È un segnale concreto di come la rigenerazione del patrimonio pubblico possa diventare rigenerazione civile, un modo per ricucire la città e restituirle fiducia, funzione e bellezza».
L’intervento di via Titina de Filippo non è il primo per l’agenzia, né sarà l’ultimo. Da gennaio 2024 ad esempio, a Cinisi un altro immobile sottratto alla criminalità è stato riutilizzato per la nuova caserma della guardia di finanza. In Sicilia sono diversi gli edifici che il demanio ha destinato a uffici e alloggi.