Canicattì
Calogero Scaglione morto per una tragica fatalità
L'uomo è rimasto schiacciato dal suo stesso furgone che lo ha travolto
Calogero Scaglione
Aveva parcheggiato il furgone lungo un tratto in lieve pendenza. Il mezzo si è messo in movimento improvvisamente da solo travolgendolo fino a schiacciarlo dopo l'impatto con un altro autocarro fermo al centro del piazzale. Questa la ricostruzione della dinamica del tragico incidente costato la vita al trentottenne canicattinese, Calogero Scaglione (nella foto), trovato riverso a terra all’interno di un’area, adibita al deposito di materiali ferrosi, di via Lago d’Iseo a Canicattì, nel primo pomeriggio di domenica. Lo sfortunato operaio è morto sul colpo, come accertato dal medico legale.
Ad occuparsi delle indagini sono stati i carabinieri della Compagnia cittadina, coordinati dalla Procura di Agrigento. Mai come in questa occasione ci ha messo del suo quel destino cinico, e a volte crudele. Il 38enne aveva da poco parcheggiato il furgone. Appena sceso all'improvviso, non si è accorto che il mezzo si era messo in movimento. Forse l’uomo, potrebbe non aver inserito correttamente il freno, o forse si è verificato un guasto all'impianto frenante. Questo non è ancora chiaro, ma è stato letteralmente travolto e schiacciato tra due veicoli.
Calogero Scaglione lascia la moglie Mariassunta e tre figlie Federica, Simona Rita e Alice. I funerali avranno luogo nella Chiesa Maria Ausiliatrice di Canicattì, oggi mercoledì, alle 15:30.
Sul fronte dell’attività investigativa i militari hanno posto sotto sequestro l’intera area, trasformata in una sorta di discarica abusiva di materiali speciali e non, con l’ipotesi di gestione illecita di rifiuti. Sono stati gli specialisti di Arpa di Agrigento ad occuparsi della classificazione dei materiali presenti: batterie, parti meccaniche di vecchi elettrodomestici, computer, monitor, penumatici, cavi e varia ferraglia.