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Il caso

Formazione, il processo si sgonfia con la prescrizione: dopo 12 anni proscioglimento per tutti

Nel 2013 era scattata l'operazione Pandora che portò ad arresti e sequestri. Nel mirino gli enti gestiti dal gruppo riferibile all'imprenditore Giuseppe Saffo. Il legale: «Restituita dignità»

Laura Distefano

10 Dicembre 2025, 12:28

13:30

Formazione, il processo si sgonfia con la prescrizione: dopo 12 anni proscioglimento per tutti

Sono passati così tanti anni che la stessa procura di Catania, recentemente, ha chiamato un'altra inchiesta nello stesso modo. Nel 2013 scattò l'inchiesta "Pandora" che scoperchiò presunti affari illeciti ai piedi dell'Etna legati al mondo della formazione regionale. Scattarono arresti (dieci) e sequestri. Nel mirino della procura finirono gli enti di formazione ANFE, IRAPS, ANFES e ISSVIR, e alcune società, fra cui un lido balneare della Plaia, del gruppo riconducibile all'imprenditore Giuseppe Saffo e al nipote Francesco Luigi Cavallaro. Le ipotesi andavano dall'associazione a delinquere finalizzata a peculato e truffa. A distanza di dodici anni è arrivato il proscioglimento per avvenuta prescrizione.

Il verdetto di primo grado sgonfia tutto il processo che ha visto sfilare decine di testimoni e analizzare faldoni su faldoni. Ieri pomeriggio la presidente del collegio della Terza Sezione Penale del Tribunale di Catania, Consuelo Corrao, ha letto il dispositivo. La giudice, dopo la camera di consiglio, ha letto la sentenza di non luogo a procedere per gli imputati per avvenuta prescrizione. Una prescrizione stabilita perché il reato di peculato è stato riqualificato in truffa nei confronti dello Stato.

Sono stati prosciolti Giuseppe Saffo, Francesco Luigi Cavallaro, Eleonora Fortunata Viscuso, Filippo Colombino, Domenico La Porta, Giuseppe Bartolotta, Maria Concetta Cavallaro, Domenico Di Franca, Salvatore La Fata, Antonio Salvatore Leonardi, Salvatore Arcifa, Manuela Vittoria Nociforo, Fernanda Maria D'Amore, Enrico Di Dio, Francesca Giardina, Giuseppe La Spina, Angela Maria Lombardo, Stefano Porto, Marcello Pulvirenti, Alessandro Saffo, Francesca Alessandra Padella, Valentina Antonella Alù.

Il pm aveva chiesto al Tribunale la condanna di Saffo e Cavallaro a 14 anni. La prescrizione è arrivata a più step a seconda dei reati: l'associazione a delinquere, decine di episodi di truffe e false fatturazioni erano già stati dichiarati estinti per intervenuta prescrizione. Ieri pomeriggio c'è stata molta tensione e commozione in aula dopo la lettura della sentenza. Soddisfazione, anche se con la prescrizione non si entrerà nel merito delle contestazioni, per gli avvocati del collegio difensivo: Franco Passanisi, Simone Marchese, Salvatore Liotta, Ornella Valenti, Carmelo Peluso, Tommaso Tamburino, Pietro Granata, Rino Licata, Salvatore Carrera, Vittorio Lo Presti, Caterina Galasso, Enzo Pisano, Francesco Turrisi.

«È stata restituita dignità - dice l'avvocato Simone Marchese - a persone che hanno dato anche tanto all'economia della Regione Siciliana. Si chiude sicuramente un capitolo triste. Attendiamo di leggere le motivazioni, che arriveranno fra 90 giorni, per valutare altre azioni. Perché ricordiamo che Saffo e Cavallaro sono stati sottoposti a una misura cautelare per sei mesi».