11 dicembre 2025 - Aggiornato alle 10 dicembre 2025 23:52
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ambiente

Il controverso progetto per Macari: lido, teatro e parcheggi. La Regione dà l'ok ma poi blocca l'iter: «Serve un attento riesame»

La proposta del Comune di San Vito Lo Capo ha ricevuto parere positivo sulla Valutazione ambientale ma dopo le proteste interviene l'assessora Savarino

Salvo Catalano

10 Dicembre 2025, 20:22

20:53

macari san vito lo capo

Il progetto sulle spiagge di Macari e Castelluzzo, a San Vito Lo Capo, va sottoposto a «un riesame attento e scrupoloso». Lo ha deciso l'assessora regionale al Territorio Giusi Savarino. Parliamo di un piano presentato dal Comune trapanese e dal Libero consorzio che il 20 novembre ha ottenuto il parere positivo di Vinca (la Valutazione di incidenza ambientale) dalla stessa Regione. L'intenzione è realizzare nelle aree naturali famose in tutta Italia una spiaggia attrezzata da duemila metri quadrati con lettini e ombrelloni, «un teatro effimero» da 800 metri quadrati, due parcheggi per 45mila metri quadrati, un'area fitness, una piazzola di sosta con punti di ristoro.

Il progetto ha scatenato le proteste di associazioni ambientaliste e del Movimento 5 stelle. E oggi è intervenuta Savarino. «Il parere di Valutazione di Incidenza Ambientale (VincA) rilasciato sul progetto previsto per le aree di Macari e Castelluzzo è uno screening di primo livello a cura della Cts, pertanto di competenza dirigenziale, per cui in ordine al provvedimento ho sollecitato il direttore generale del dipartimento Ambiente, a fare un riesame attento e scrupoloso della questione, rinviandolo all'attenzione della Commissione tecnica specialistica per un ulteriore approfondimento degli aspetti ambientali e paesaggistici e, in particolare, delle eventuali conseguenze che spianate e installazioni di strutture possono arrecare sul delicato equilibrio di questo sito di grande rilevanza».

Baia di Santa Margherita

La Cts, la commissione tecnica specialistica della Regione che dà le autorizzazioni ambientali, ha dato il suo via libera il 30 settembre. Il 20 novembre il direttore generale del dipartimento Ambiente Calogero Beringheli dispone «concluso con parere positivo» il procedimento. Il progetto del Comune di San Vito Lo Capo è ambizioso. Prevede «la delimitazione di una vasta area come zona a traffico limitato; la realizzazione di due aree, una di 20.000, l'altra di 25.000 metri quadrati, ciascuna, adeguatamente spianate a cura del Comune, per il parcheggio degli autoveicoli non ammessi nella Ztl». I parcheggi ospiterebbero fino a 900 macchine e saranno «del tipo a raso - precisa il proponente - realizzati seguendo l’andamento naturale e pianeggiante del terreno, senza interventi di livellamento». Poi «una rete di collegamento tra le aree riservate a parcheggio e le spiagge, come servizio turistico non di linea con fermate intermedie tramite navette/trenini turistici alimentazione gpl composito a diesel».

E ancora si vuole gestire la spiaggia Rina di Macari della località di Baia Santa Margherita, ottenuta in concessione per 2mila metri quadrati, «con la formazione di un ingresso centrale, nel quale viene collocata una postazione di un operatore addetto agli accessi, nonché una piccola cassapanca dotata di chiusura per il deposito delle attrezzature ed utensilerie varie». A cui aggiungere «un'area per il noleggio di biciclette, area fitness, distributori automatici per la vendita di alimenti e bibite, o di chioschi».

Ma soprattutto si vuole individuare «un'area prospiciente il litorale sabbioso di Baia S. Margherita, per l'organizzazione di manifestazioni temporanee estive anche con la collocazione di palchi e stand amovibili, con intelaiatura e tralicci in acciaio certificato». È qui che il Comune vuole realizzare un «teatro effimero» da 300 posti a sedere, di circa mille metri quadrati, con una platea alta cinque metri che scali a gradoni verso il palcoscenico, «realizzato con elementi prefabbricati del tipo a traliccio metallico (truss americane), struttura poggiata al suolo con zavorre in blocchi di cemento e tiranti in acciaio, al fine di assicurare la massima stabilità e sicurezza, senza opere murarie e/o di fondazione».

L'obiettivo del Comune è «la riqualificazione dell’area mediante la sistemazione di aree ricreative e di svago per i residenti e i visitatori, al fine di ricreare un luogo di aggregazione sociale, immerso nello scenario naturale». Tutte queste opere ricadono all'interno del sito Natura 2000 Monte Cofano, Capo San Vito e Monte Sparagio, ad eccezione di una parte del parcheggio. Distano appena 60 metri dalla Zona speciale di conservazione Fondali del Golfo di Custonaci; circa 2300 metri dalla zona B della Riserva naturale di Monte Cofano e circa 2000 metri dalla zona A della Riserva dello Zingaro.

L'assessorato al Territorio ammette che il parcheggio più grande «ricade nella Zona di protezione speciale solamente per 1000 metri quadrati», che il parcheggio più piccolo «seppur interno alla Zona di protezione speciale, è ubicato per 10mila metri quadrati in aree già adibite a parcheggio», e che il Teatro effimero è ubicato per 800 mq su 2600 totali in zone interessate dall'habitat prioritario». Ma conclude che il progetto non va sottoposto a Verifica di assoggettabilità di Via «perché non si tratta di uno sviluppo di aree urbane, ma bensì di aree naturali che risultano antropizzate ed adibite ad già ad aree di sosta». Il parcheggio di 20mila metri quadrati, infatti, «risulta già esistente» per metà superficie. Mentre nell'area di 25mila metri quadrati «non saranno realizzati nuovi parcheggi ma bensì regolamentati, gestiti quelli esistenti che, allo stato attuale avviene in modo caotico e incontrollato». E il resto avrebbe carattere «temporaneo», dal 15 aprile al 15 ottobre. 

Netta l'opposizione del Movimento 5 stelle regionale. «Macari e Castelluzzo non si toccano. Se necessario, scenderemo in piazza per difendere il nostro patrimonio naturale. Non permetteremo che un luogo unico venga sacrificato per un modello di sviluppo che guarda al passato invece che al futuro», attacca la deputata regionale Cristina Ciminnisi, che intende presentare un’interrogazione parlamentare. «La VIncA rilasciata dalla Regione – continua – non affronta in alcun modo gli effetti cumulativi delle attività previste, cioè la pressione antropica complessiva che deriverebbe dall’attuazione del piano comunale. In un ecosistema così delicato il rischio dell’over-tourism che già affligge in alcuni periodi la spiaggia di San Vito Lo Capo, rischia di provocare danni irreversibili alla baia di Santa Margherita mortificandone oltre che l’aspetto paesaggistico e ambientale, anche l’autentica attrattiva turistica. Chi sceglie quest’area lo fa, all’insegna di un turismo naturalistico che ricerca la bellezza».

«La baia di Santa Margherita – afferma la deputata – è un patrimonio paesaggistico noto in tutta Italia, una cornice naturale che ha valorizzato una delle serie televisive più seguite. Non possiamo accettare che un’area protetta venga considerata un semplice spazio da riempire alla stregua di un qualsiasi litorale fatto di cabine e ombrelloni».