L'operazione antidroga
Le offerte della droga come in un volantino del supermercato: "Cento grammi, 250 euro". Le consegne stile rider e il ruolo del falso pentito
Il listino su Telegram, consegne "taxi" e migliaia di clienti: 50 arresti a Palermo per spaccio all'ingrosso e pizzo a imprenditori
Uno dei "volantini" per la droga in offerta
"Centro grammi di fumo, 250 euro. Ultimi". Una scritta che gira su Telegram in quella piazza di spaccio virtuale. Incredibile ma vero, ci sono le offerte scontate della droga, come se fosse un qualsiasi Black Friday o saldo d'occasione. Raccontano questo le carte dell'operazione che ha portato all'arresto ieri 50 persone in tutta Palermo, dalla Noce a Brancaccio.
Nelle carte spuntano clienti, migliaia di clienti, un vero ingrosso delle sostanze stupefacenti, tutte a portata di click. Telegram come il paese del balocchi. Gli ordini, sostengono gli investigatori, arrivavano via chat.
A Brancaccio ci sarebbe una specie di "tuttofare", Mario Macaluso, che rientra nell’elenco dei cinquanta arrestati nel maxi blitz eseguito dalla polizia. Presentava le sostanze anche attraverso fotografie, con dei veri cartelli per le offerte. Non solo.
Per non farsi mancare niente c'era anche il servizio per le consegne, una sorta di taxi, gestito da Salvatore Candura, nome noto per le dichiarazioni poi smentite sul furto della Fiat 126 consegnata a Vincenzo Scarantino e imbottita di tritolo per la strage di via D’Amelio in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. Affermazioni che non hanno trovato riscontro in nulla.
E poi c'è il capitolo estorsioni. Cosa nostra sostiene le famiglie dei carcerati. E servono sempre più soldi, perché ci sono sempre più arresti, come è stato sottolineato oggi da magistrati e poliziotti nel corso della conferenza stampa seguita all’operazione che a Palermo ha portato in carcere e ai domiciliari 50 persone.
Nel provvedimento di fermo di 11 persone - tra cui Fausto Seidita, ritenuto il reggente del mandamento della Noce - sono ricostruite estorsioni e tentate estorsioni ai danni di imprenditori e di commercianti. Le ditte edili sono le predilette dagli uomini dell’organizzazione mafiosa. Cosimo Semprecondio, Calogero Cusimano e Salvatore Peritore, tutti e tre fermati nella notte dalla squadra mobile, il 15 marzo 2024 sono andati dall’amministratore di una società che stava realizzando lavori in viale Lazio per ricevere mille euro per i carcerati in occasione della Pasqua.
Come ricostruito dagli agenti della Mobile, il 9 marzo del 2023 Paolo Bono e Carlo Castagna si presentarono per chiedere il pagamento del pizzo a due commercianti che avevano aperto un esercizio commerciali per bambini. Il 25 novembre dello stesso anno, in prossimità del Natale, arrivò la richiesta di pizzo. A un imprenditore, il 12 marzo 2024, vennero chiesti 15 mila euro per la messa a posto. Pizzo imposto anche al titolare di una gastronomia e a un imprenditore che gestisce attività di parcheggio e autorimesse.