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il caso

L'acqua non è potabile, chiuso il distaccamento dei vigili del fuoco di Canicattì: 70 mila persone senza servizio di emergenza

La denuncia dei sindacati che hanno chiesto un vertice al prefetto. Il sindaco Corbo respinge le accuse

Redazione Agrigento

11 Dicembre 2025, 07:45

L'acqua non è potabile, chiuso il distaccamento dei vigili del fuoco di Canicattì: 70 mila persone senza servizio di emergenza

Canicattì, chiuso in via cautelativa il distaccamento dei Vigili del Fuoco: valori batteriologici dell’acqua fuori norma

Il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Canicattì è stato chiuso in via precauzionale e temporanea dopo l’esito sfavorevole dei controlli di routine sulla potabilità dell’acqua. Le verifiche igienico-sanitarie, condotte da un laboratorio accreditato, hanno evidenziato parametri batteriologici oltre i limiti consentiti.

A seguito dell’allerta, il Comando provinciale di Agrigento ha disposto la sospensione delle attività all’interno della sede, che assicurava interventi tecnici urgenti non soltanto per Canicattì, ma anche per i comuni di Racalmuto, Castrofilippo, Naro, Grotte, Ravanusa e Camastra.

Le organizzazioni sindacali Conapo, Fns Cisl, Uilpa, Confsal, Fp Cgil e Ugl hanno chiesto un’immediata sanificazione e la messa a norma dell’impianto idrico, ritenuti imprescindibili per la tutela della salute dei lavoratori. Contestualmente hanno sollecitato un tavolo urgente con il prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, alla presenza del sindaco Vincenzo Corbo, per fare chiarezza anche sul futuro della nuova caserma, questione irrisolta da anni.

Per il nuovo presidio risultano stanziati 5 milioni di euro, ma manca ancora l’area su cui edificare. Nell’attesa, per garantire la continuità del servizio, le funzioni logistiche sono state accentrate nella sede centrale di Agrigento, a circa 40 chilometri, e risulta allertato anche il Comando di Caltanissetta.

I sindacati hanno inoltre denunciato il marcato stato di degrado dell’attuale struttura, richiamando l’attenzione sulle criticità edilizie note da tempo.

Il sindaco Vincenzo Corbo, replicando alle accuse, ha precisato che il distaccamento non ha mai interrotto il soccorso, assicurato “grazie a una presenza dinamica sul territorio”. Ha spiegato che le limitazioni sono temporanee e derivano da “un alert emerso da un controllo su parametri idrici”, con ulteriori analisi già avviate su sua sollecitazione insieme al gestore Aica.

Corbo ha respinto le contestazioni di “tergiversazioni” avanzate dalle sigle sindacali, sottolineando che l’amministrazione ha lavorato per individuare aree idonee e sta portando avanti un iter amministrativo complesso per la nuova sede, che coinvolge enti extracomunali e stringenti vincoli normativi.