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Sanità

Tumore all'utero, tre cliniche private nella rete di prevenzione: controlli gratuiti

Le case di cura Candela, Triolo Zancla e Villa Serena coinvolte nell'iniziativa dell'Asp 6, che coprirà l'intero iter, dalla fornitura del materiale al ritiro dei campioni, dalla loro analisi agli eventuali approfondimenti

Redazione Palermo

11 Dicembre 2025, 11:51

laboratori analisi

La rete di prevenzione per contrastare il tumore all'utero si rafforza con il coinvolgimento delle strutture private. Per la prima volta, le case di cura private accreditate con setting ostetrico‑ginecologico entrano ufficialmente nella rete dello screening del tumore della cervice uterina dell'Asp 6. Grazie a una sinergia operativa definita con le direzioni delle strutture coinvolte, le di case di Cura Candela, Triolo Zancla e Villa Serena partecipano attivamente al percorso di prevenzione dedicato alle donne tra 25 e 64 anni. L'iniziativa rappresenta un ampliamento senza precedenti dell'offerta territoriale: le pazienti potranno aderire allo screening direttamente nel luogo in cui sono già seguite e fidelizzate. L'Asp assicura gratuitamente l'intero iter – dalla fornitura del materiale al ritiro dei campioni, dalla loro analisi presso la propria UOC di Anatomia Patologica fino agli eventuali approfondimenti e cure – garantendo gli stessi standard erogati nelle strutture aziendali.

“L'ingresso delle case di cura accreditate nella rete dello screening rappresenta un passaggio strategico e innovativo” – sottolinea il direttore sanitario dell'Asp di Palermo, Antonino Levita – “grazie alla collaborazione con il privato accreditato offriamo alle donne un ventaglio più ampio di punti di accesso e rendiamo la prevenzione ancora più vicina e fruibile. Solo aumentando l'adesione allo screening possiamo intercettare precocemente le lesioni e ridurre l'incidenza del tumore della cervice uterina”. Il progetto HPV dell'Asp di Palermo si apre, così, ad una rete più ampia, integrata e capillare, rafforzando la capacità del sistema sanitario di raggiungere e proteggere un numero sempre maggiore di donne. “È un passo ulteriore – ha concluso Levita – per rafforzare la cultura della prevenzione e contrastare un tumore che oggi, grazie a diagnosi tempestive e percorsi organizzati, può essere intercettato e trattato con grande efficacia”.

“La partecipazione delle strutture di diritto privato del Servizio sanitario regionale alla rete di screening dell'Asp è espressione di una collaborazione concreta, fondata su una responsabilità condivisa nella tutela della salute delle donne” – ha dichiarato Barbara Cittadini, vicepresidente nazionale di Aiop e presidente di Aiop Sicilia – “le nostre realtà operano in sinergia con il Servizio sanitario regionale, mettendo a disposizione competenze professionali, prossimità ai cittadini e capacità organizzativa. Un modello che rafforza l'integrazione del sistema sanitario regionale e ne valorizza la capacità complessiva di risposta ai bisogni di prevenzione”.