11 dicembre 2025 - Aggiornato alle 21:28
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Via Archirafi

Biodiversità, nasce il polo più grande d'Italia: Università e Cnr insieme

Il Biodiversity gateway è dotato di museo digitale e interattivo, laboratori e aule immersive, spazi per imprese e didattica, finanziato dal Pnrr con 7,5 milioni di euro

Redazione Palermo

11 Dicembre 2025, 14:32

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Il rettore Massimo Midiri

Sarà il più grande centro italiano dedicato alla ricerca e alla tutela della biodiversità, con un museo digitale e interattivo, un polo scientifico di eccellenza, aule per ricerca e innovazione. Si chiama Biodiversity gateway il nuovo polo dell’Università di Palermo, che vede come partner il Cnr, inaugurato oggi.

Sarà il più grande centro italiano dedicato alla ricerca e alla tutela della biodiversità, con un museo digitale e interattivo, un polo scientifico di eccellenza, aule per ricerca e innovazione. Si chiama Biodiversity gateway il nuovo polo dell’Università di Palermo, che vede come partner il Cnr, inaugurato oggi in via Archirafi.

Una struttura avveniristica di 1.500 metri quadrati, che ospiterà il National biodiversity future center, centro nazionale della biodiversità tra aule didattiche e immersive. Realizzato con fondi di ateneo e regionali, per un totale di 7 milioni e mezzo di euro, apre i battenti dopo tre anni di lavori. Opererà con fondi del Pnrr.

Il Polo intende trasferire alla comunità la consapevolezza dell’importanza del tema della biodiversità.

«Sarà un luogo dove verrà messa a frutto l’esperienza di più di 600 ricercatori e oltre un migliaio di pubblicazioni - spiega il rettore di Unipa, Massimo Midiri - ma coinvolgerà anche la popolazione sul tema, che è assai importante perché comporta per l'Europa una perdita annua di trilioni di euro. Avremo qui anche delle imprese che incontreranno i nostri scienziati per fare attività imprenditoriali sull'ambiente».

Attorno al Biodiversity gateway vi è anche un progetto per il territorio. L’Ateneo ha cofinanziato con il Comune la riqualificazione delle aree esterne limitrofe alla struttura, per un investimento di 600 mila euro.

«Abbiamo riqualificato il percorso della via Archirafi - spiega il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - allargando la sede pedonale e lavorando per la realizzazione di un arredo urbano, che trasformi la via in una sorta di campus urbano che si aggiungerà a quello di viale delle Scienze».

«L'Italia è il paese con la maggiore biodiversità al mondo - spiega Andrea Lenzi, presidente nazionale del Cnr - il fatto di aver aperto questo luogo a Palermo, che è il centro del Mediterraneo, vuol dire aver posto un avamposto della biodiversità dove potremo connettere industria, scienza e popolazione».

«E' importantissimo proseguire verso la strada della ricerca e sul tema della biodiversità che, in Europa, ha un’attenzione altissima - dice Fabio Fava, consigliere del ministro dell’Università e della Ricerca - I prossimi bandi Horizon Europe, infatti, avranno un 10% di finanziamento interamente dedicato alla biodiversità, rispetto ad una spesa di 50 miliardi».

L’edificio fa parte di un complesso di tre palazzine dell’ex consorzio agrario. Gli altri due edifici, che si trovano nelle vicinanze, destinati a laboratori e aule per la didattica, sono attualmente in fase di completamento: la fine dei lavori è prevista per i primi mesi del 2026. Una struttura avveniristica di 1.500 metri quadrati, che ospiterà il National biodiversity future center, centro nazionale della biodiversità tra aule didattiche e immersive. Realizzato con fondi di ateneo e regionali, per un totale di 7 milioni e mezzo di euro apre i battenti dopo tre anni di lavori. Opererà con fondi del Pnrr. Il Polo intende trasferire alla comunità la consapevolezza dell’importanza del tema della biodiversità.

«Sarà un luogo dove verrà messa a frutto l’esperienza di più di 600 ricercatori e oltre un migliaio di pubblicazioni - spiega il rettore di Unipa, Massimo Midiri - ma coinvolgerà anche la popolazione sul tema, che è assai importante perché comporta per l'Europa una perdita annua di trilioni di euro. Avremo qui anche delle imprese che incontreranno i nostri scienziati per fare attività imprenditoriali sull'ambiente». Attorno al Biodiversity gateway vi è anche un progetto per il territorio. L’Ateneo ha cofinanziato con il Comune la riqualificazione delle aree esterne limitrofe alla struttura, per un investimento di 600 mila euro. «Abbiamo riqualificato il percorso della via Archirafi - spiega il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - allargando la sede pedonale e lavorando per la realizzazione di un arredo urbano, che trasformi la via in una sorta di campus urbano che si aggiungerà a quello di viale delle Scienze».
«L'Italia è il paese con la maggiore biodiversità al mondo - spiega Andrea Lenzi, presidente nazionale del Cnr - il fatto di aver aperto questo luogo a Palermo, che è il centro del Mediterraneo, vuol dire aver posto un avamposto della biodiversità dove potremmo connettere, industria, scienza e popolazione». «E' importantissimo proseguire verso la strada della ricerca e sul tema della biodiversità che, in Europa ha un’attenzione altissima - dice Fabio Fava, consigliere del ministro dell’Università e della Ricerca - I prossimi bandi Horizon Europe, infatti, avranno un 10% di finanziamento interamente dedicato alla biodiversità, rispetto ad una spesa di 50 miliardi».
L’edificio fa parte di un complesso di tre palazzine dell’ex consorzio agrario. Gli altri due edifici, che si trovano nelle vicinanze, destinati a laboratori e aule per la didattica, sono attualmente in fase di completamento, la fine dei lavori è prevista per i primi mesi del 2026.