Aeroporto
Al Falcone Borsellino presepe monumentale in ceramica
La Natività di Nicolò Giuliano torna nella hall arrivi dello scalo: un grande allestimento con albero d'ulivo verde che, nel segno della pace, accoglie chi arriva e saluta chi parte
Nicolò Giuliano con l'ad di Gesap Gianfranco Battisti
Un grande allestimento, un presepe monumentale allo stesso tempo semplice nel messaggio di pace, declinato al presente, a chi parte e a chi arriva.
Torna all’aeroporto internazionale Falcone Borsellino il presepe monumentale in ceramica del maestro Nicolò Giuliano.
L’opera si trova esposta nella hall arrivi del terminal passeggeri e quest’anno ha un grande albero di ulivo di colore verde acceso a simboleggiare la pace.
All’inaugurazione erano presenti il maestro monrealese insieme a Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Gesap, il presidente Salvatore Burrafato e la responsabile del terminal aeroportuale Susi Miccichè.
"Con grande piacere inauguriamo il presepe di ceramica del maestro Giuliano - dice Battisti - un’opera che ormai è diventata un appuntamento identitario per l’aeroporto. Attraverso installazioni di tale valore culturale trasformiamo lo scalo da semplice luogo di transito a spazio vivo, integrato con la città, capace di accogliere, emozionare e rappresentare la nostra comunità. Nel periodo natalizio, in cui si riscoprono i valori della condivisione, della famiglia e della pace - conclude l’ad di Gesap - opere come questa rafforzano il legame tra il territorio e tutti i viaggiatori di qualsiasi religione che attraversano il terminal."
Il presepe monumentale, da sempre simbolo della nascita di Gesù e delle radici comuni che uniscono i popoli nel tempo del Natale, si propone come un punto di incontro per famiglie, turisti e cittadini.
"Il mio non è un presepe tradizionale, ma un presepe capace di parlare al presente, custodendo il passato e interrogando il nostro tempo inquieto - dice il maestro Giuliano - Quest’anno ho arricchito il presepe con l’albero della pace di colore verde. L’albero d’ulivo nasconde l’ombra di Dio sulla terra, la sagoma di un essere umano."