LA SENTENZA
«Manca una valutazione sui rischi», giudice accoglie il ricorso dei rider di Palermo e Trapani contro Glovo
Il Tribunale di Milano ha accertato e dichiarato la «inidoneità» del documento della società di delivery
Il Tribunale di Milano ha riconosciuto l’“inidoneità” del “Documento di Valutazione dei Rischi” predisposto per i rider di Glovo attivi nelle province di Palermo e Trapani, rilevando l’“omessa valutazione” del loro “rischio lavorativo”, la “mancata consultazione del rappresentante dei rider” e l’assenza di distinzione dei rischi legati a “gravidanza, età, genere, tipologia contrattuale e provenienza”.
Lo stabilisce la sentenza del giudice della Sezione Lavoro, Antonio Lombardi, che ha accolto il ricorso presentato da Riccardo Vittorio Marotta, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale del comparto commercio di Palermo e Trapani (Filcams Cgil), assistito dagli avvocati Carlo De Marchis, Maria Matilde Bidetti e Giorgia Lo Monaco. Il procedimento è stato promosso contro Foodinho srl, la società del gruppo Glovo con sede a Milano.
Il giudice ha dichiarato il “diritto del rappresentante dei lavoratori” a “ricevere le informazioni e la documentazione in materia di salute e sicurezza ed essere consultato relativamente ai rischi lavorativi” con riferimento ai ciclofattorini operanti nelle due province siciliane. Di conseguenza, è stato ordinato alla società di avviare con il rappresentante sindacale “una consultazione preventiva sui temi della salute e sicurezza”.
Il confronto dovrà riguardare, tra l’altro, la “formazione” dei rider sui “rischi specifici”, le “cause di sospensione” delle consegne in caso di “eventi climatici pericolosi” e i dispositivi di protezione individuale. È stata inoltre disposta una verifica sul “monitoraggio periodico” dei mezzi e sui rischi “derivanti dalla circolazione stradale”. Per l’area di Palermo e Trapani, l’attenzione dovrà estendersi anche alle criticità connesse a possibili “aggressioni” o “attività criminali” ai danni dei lavoratori.