Il caso
Assessore di Agrigento nella bufera: nei brogliacci di una inchiesta antimafia discute di 30 assunzioni nel settore rifiuti con netturbino arrestato
La vicenda è diventata un caso politico. Il sindaco Micciché: «Lui è estraneo a tutto». Ma La Vardera chiede a Regione e Prefettura un accesso ispettivo
Nelle 160mila pagine di brogliacci con le intercettazioni di una inchiesta su mafia e droga, c'è finito pure l'assessore alla Solidarietà sociale del Comune di Agrigento Marco Vullo.
A parlarne è Guido Vasile, 66 anni, netturbino pluripregiudicato di Villaseta poi arrestato nell'ambito di quella stessa inchiesta per associazione mafiosa ed estorsione.
Vasile, intercettato dai carabinieri, cita Marco Vullo perché – a suo dire – avrebbero discusso di trenta assunzioni nel settore dei rifiuti. Conversazione che – va detto – non è finita poi agli atti dell'inchiesta che lo scorso anno ha portato al fermo di decine di persone con il clan di Villaseta e Porto Empedocle decapitato.
Ma col passare delle ore quelle stesse carte sono diventate un fatto politico. Da più parti c'è chi pressa perché Vullo, ex Pd poi passato al centrodestra, lasci il suo incarico (tra sei mesi ad Agrigento si vota).
Il sindaco Franco Miccichè ad Agrigentonotizie, lo stesso sito che ha pubblicato la vicenda del presunto incontro tra l'assessore e il netturbino poi fermato per mafia, minimizza e dopo giorni di silenzio si è limitato a dire: «Non ho nulla da dire. So solo che (Vullo, ndr) è estraneo a tutto».
Le conversazioni annotate dai carabinieri sono dei primi di marzo del 2024: Guido Vasile parla con una donna e successivamente con un uomo facendo riferimento ad un incontro fissato con Vullo per discutere delle trenta assunzioni in una azienda che si occupa di rifiuti.
Ora il deputato regionale di Controcorrente, Ismaele La Vardera, si è rivolto al presidente della Regione e all'assessore alle autonomie locali, e in una interrogazione ha chiesto chiarimenti sulla gestione amministrativa del Comune di Agrigento: «La vicenda – scrive La Vardera – è di oggettiva gravità istituzionale e impone un intervento immediato per tutelare la credibilità delle istituzioni e la fiducia dei cittadini».
Secondo La Vardera la Regione dovrebbe sollecitare il prefetto di Agrigento per un accesso ispettivo e intanto ha anche coinvolto la Commissione regionale antimafia.
Nuccio Dispenza, ex giornalista Rai e ora portavoce dell' Area progressista di Agrigento, ha puntato il dito: «La più recente cronaca da Palazzo dei Giganti appare come un ulteriore tassello di quel che il centrodestra ha saputo "regalare" alla città».