13 dicembre 2025 - Aggiornato alle 20:06
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La festa di siracusa

È il giorno di Santa Lucia, l’abbraccio che unisce cuori e città

Questo pomeriggio la processione del simulacro della patrona che da piazza Duomo arriverà nella Basilica della Borgata

13 Dicembre 2025, 05:27

È il giorno di Santa Lucia, l’abbraccio che unisce cuori e città

Il simulacro argenteo di santa Lucia

La casa dell’amore per Santa Lucia è nel cuore di ogni devoto. Le parole dell’arcivescovo Lomanto hanno illuminato il passaggio segreto per giungere al luogo personale dell’abbraccio con la Patrona, con devozione e raccoglimento. Oggi Lucia si mette in viaggio attraversando la città, offrendosi senza difese all’abbraccio tenero e delicato dei siracusani, allontanandosi a passo di portatori dalla Cattedrale di piazza Duomo per raggiungere la sua seconda casa, la Basilica a lei dedicata alla Borgata.

Dopo il piccolissimo viaggio di ieri tutto interno alla Cattedrale, dalla Cappella all’altare, per la patrona questa mattina si terrà la messa e poi della Concelebrazione presieduta dal cardinal Baldassare Reina, vicario del papa per la Diocesi di Roma, accompagnata dai canti della Schola Cantorum del Santuario della Madonna delle Lacrime.

Il vero viaggio di Lucia inizierà nel pomeriggio, quando alle 15.30 la processione si metterà in moto, accolta dagli applausi, dai sorrisi e dalle lacrime di gioia del suo popolo, attento prima al discorso dell’arcivescovo Lomanto – e dopo ai canti tradizionali delle scuole siracusane - per poi riprendere per le vie di Ortigia.

La strettoia di via Picherali, con i residenti e i loro ospiti alle finestre e i fedeli felici di quella vicinanza obbligatoria.

Lucia avanzerà amorevole, scendendo per il Passeggio Aretusa – accompagnato dalle foto inevitabili di chiunque abbia un cellulare con la Santa che si staglia contro il cielo marino. In via Agatocle, due miracoli si sfioreranno, per qualche minuto, cucendo insieme il martirio di Lucia per la sua città con il Miracolo della Madonna delle Lacrime.

Lucia navigherà ancora una volta placida e amatissima tra le braccia sollevate dei siracusani, cullata dalle spalle dei portatori, carezzata dagli sguardi felici e colmi di lacrime dei fedeli, accompagnata da canti e urla di devozione.

Oggi ogni siracusano è la cellula di un unico corpo, un gigante fatto di fede e amore che si inginocchia al passaggio della sua Lucia, lasciando che quel passaggio lo carezzi e lo sfami, lo fortifichi e lo impegni a restituire al prossimo, ai bisognosi, alla società, il messaggio senza fine della Bambina Santa che restò fedele a Dio e che non si sottrasse al martirio.

Di notte poi le porte della Basilica si chiudono, regalando a Santa Lucia una notte di riposo, prima della nuova immersione d’amore dei prossimi giorni.