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Economia

L'export vola, Palermo da record: +160 per cento in nove mesi

La città viaggia a ritmi da primato nazionale, in un quadro complessivo incoraggiante: Enna "sbanca" negli Stati Uniti con l'agroalimentare, mentre altre province restano indietro e si chiede più sostegno a logistica e infrastrutture. Il sindaco Lagalla: «È il risultato del lavoro, della visione e della capacità di adattamento del tessuto produttivo»

Redazione Palermo

13 Dicembre 2025, 15:58

16:02

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Il boom di Palermo, da record nazionale, nei dati relativi all'andamento dell'export nei primi nove mesi del 2025 è una delle voci più positive e per certi versi clamorose del rapporto diffuso oggi dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Mentre torna a salire l'export italiano nel mondo, quello della Sicilia vola.

A parte il capoluogo, la provincia di Enna ha visto aumentare le vendite del 582,4% verso gli Stati Uniti (+7,7% rispetto ai 9 mesi del 2024), grazie all'agroalimentare (miele, legumi, confetture di frutta, formaggi, funghi).

Nei primi tre trimestri dell'anno, a livello provinciale spiccano gli incrementi delle merci prodotte a Palermo +160,6%, che è la prima provincia italiana per export nel mondo. In affanno, invece, Caltanissetta -24,2%.

Altre performance provinciali: Enna +64,2%, Trapani +15,8%, Catania +10,3%, Agrigento +0,5%. Male vanno Ragusa -3,1%, Messina -3,3%, Siracusa -19,8%; Caltanissetta è terzultima nella classifica delle 107 province italiane.

Per l'export verso gli Stati Uniti, la provincia nissena è undicesima in Italia dopo Messina +63%, con un +58,6%. Altre posizioni: Palermo +16,8% (diciannovesima), Agrigento +6%, Ragusa +2,4%, Trapani +0,6%, Catania -13,4% (80ª), e ultima in Italia Siracusa -88,5%.

«I dati diffusi dall'Ufficio studi della Cgia ci restituiscono un'immagine di Palermo che guarda con fiducia al futuro e che oggi può rivendicare con orgoglio un primato nazionale» - commenta il sindaco Roberto Lagalla. «Nei primi nove mesi del 2025 la città è quella che ha registrato il maggiore incremento dell'export in tutta Italia, con un balzo del +160,6%. Un risultato straordinario, che porta le esportazioni palermitane da 301 a oltre 784 milioni di euro e che proietta Palermo tra le realtà più dinamiche del Paese sul fronte del commercio internazionale».

«Questo dato non è frutto del caso né di un rimbalzo occasionale. È il risultato del lavoro, della visione e della capacità di adattamento del tessuto produttivo palermitano, che ha saputo intercettare la domanda dei mercati esteri puntando su qualità, innovazione e valore aggiunto», aggiunge il sindaco, sottolineando che la crescita è significativa anche in uno scenario globale difficile e che «esiste una base economica solida» utile per l'intera Sicilia e per il Mezzogiorno.

«I dati positivi sull'export siciliano confermano la vitalità e la capacità di reazione del sistema produttivo dell'Isola», afferma Luigi Rizzolo, presidente di Sicindustria, commentando lo studio della Cgia di Mestre che analizza i volumi di export nei primi nove mesi del 2025.

«L'exploit di Palermo e la forte crescita di Enna, in particolare verso gli Stati Uniti, dimostrano che quando imprese, filiere e territori investono in qualità, innovazione e internazionalizzazione, i risultati arrivano. L'agroalimentare si conferma un asset strategico dell'economia regionale, ma è necessario rafforzare infrastrutture, logistica e politiche di sostegno all'export per colmare i divari tra le province e sostenere le aree con performance negative. Come Sicindustria continueremo a lavorare al fianco delle imprese affinché questa crescita diventi strutturale e diffusa in tutta la Sicilia».