15 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14 dicembre 2025 23:30
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Trapani

Rischiò di perdere una gamba dopo esplosione a Parigi, Angela Grignano pronta a portare la torcia olimpica

Sopravvissuta all'esplosione di una panetteria e rue de Trévise, la giovane consigliera comunale e coreografa, dedicherà questa esperienza alle vittime, ai feriti e a chi lotta in silenzio

Redazione La Sicilia

14 Dicembre 2025, 15:31

Rischiò di perdere una gamba dopo esplosione a Parigi, Angela Grignano pronta a portare la torcia olimpica

Ha subito 10 interventi chirurgici, rischiando di perdere una gamba, e una complessa riabilitazione dopo essere stata coinvolta, il 12 gennaio 2019, nell’esplosione in una panetteria in rue de Trévise, a Parigi, dove rimasero uccisi due pompieri, un turista spagnolo e un'altra donna. Quarantesette persone rimasero ferite.

Domani Angela Grignano, 30 anni, consigliera comunale, regista e coreografa, sarà una dei quattro tedofori a portare a Trapani la fiamma olimpica di Milano Cortina 2026. La vicenda di Angela è stata ritenuta emblematicamente rappresentativa dal comitato organizzatore.

«Essere scelta per portare la torcia nella mia città è un onore che mai avrei immaginato», dice Grignano, ricordando come l’incidente del 2019 abbia stravolto la sua vita e come Trapani si sia mobilitata immediatamente attorno a lei, sostenendola nei mesi più difficili.

«Oggi, dopo sette anni e dieci operazioni, posso finalmente camminare senza supporti. Poterlo fare con la Fiamma in mano, nelle strade della mia città, è un'emozione che fatico a spiegare», ha aggiunto.

La giovane ha spiegato che dedicherà simbolicamente il suo tratto di percorso alla comunità trapanese, alla famiglia, alle vittime e ai feriti dell'esplosione di rue de Trévise e a quanti convivono con battaglie silenziose.

«Porto questa fiamma anche per tutte le persone incontrate negli anni di riabilitazione, che mi hanno affidato storie e fragilità: una parte della loro forza oggi cammina con me».

Per Angela Grignano la Fiamma è «un segno di resilienza, coraggio e speranza», un invito a non arrendersi e a credere nel valore del sostegno reciproco.