I retroscena
Garlasco, gli incredibili post di Andrea Sempio dopo il delitto: l'agnello sacrificale e la donna nuda
Post su Facebook — dall'agnello sacrificale all'evocazione del "Piccolo Principe" — riaccendono i sospetti su Andrea Sempio mentre la Procura di Pavia chiude gli atti per l'incidente probatorio.
Andrea Sempio
Dal passato digitale di Andrea Sempio, nuovo indagato nel caso di Garlasco, affiorano particolari ritenuti inquietanti e considerati sospetti dagli inquirenti.
A partire da un post pubblicato su Facebook il 12 dicembre 2015, all’indomani della condanna definitiva a 16 anni di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi: l’immagine raffigura un agnello sacrificale, elemento che ha subito fatto ipotizzare un collegamento con la vicenda giudiziaria.
Sempio, amico di Marco Poggi, fratello della vittima, si è difeso così: “L’immagine rappresenta una pittura rupestre delle grotte di Altamira presa da Internet. Ricordo che quando l'ho presa stavo guardando quali sono le prime forme artistiche dell'essere umano”.
Su quel contenuto aveva richiamato l’attenzione anche il legale di Stasi, Antonio De Rensis, sottolineando: “Una realtà, non una suggestione”.
Non è l’unico episodio. Il 17 dicembre 2014, giorno della condanna bis di Stasi, sempre su Facebook Sempio avrebbe condiviso il disegno di una donna nuda ripresa di spalle, accompagnandolo con una citazione dal Piccolo Principe, il libro prediletto dall’ex fidanzato di Chiara Poggi: “L’essenziale è invisibile agli occhi… non dimenticare il mio segreto”.
Anche in questo caso l’associazione temporale induce a ipotizzare una connessione, come se l’autore del post ritenesse che Stasi non fosse il vero responsabile dell’omicidio.
Nel frattempo, la Procura di Pavia sta ultimando gli atti da presentare il 18 dicembre nell’incidente probatorio disposto dalla gip Daniela Garlaschelli, in vista della richiesta di rinvio a giudizio del 38enne.
Sempio e il suo team difensivo stanno definendo la strategia per dimostrare in modo conclusivo di non avere alcun coinvolgimento nella morte della studentessa.