fondi per l'istruzione
La protesta degli studenti per i ritardi e le insufficienze nei fondi per le borse di studio, il Pd chiede 5 milioni in più
Centinaia di persone in piazza
Centinaia di studenti e rappresentanti delle principali associazioni studentesche hanno manifestato oggi davanti a palazzo d’Orléans, sede della presidenza della Regione Siciliana, per protestare contro i ritardi e le gravi criticità nella gestione delle borse di studio universitarie.
Alla manifestazione per il diritto allo studio ha preso parte anche una delegazione di parlamentari regionali del Partito Democratico guidata dal capogruppo all’Ars Michele Catanzaro.
«Quella di oggi – ha dichiarato Catanzaro – non è una protesta ideologica, ma una richiesta concreta di giustizia e dignità. Migliaia di studenti siciliani, pur essendo idonei, rischiano di non ricevere la borsa di studio o di ottenerla con ritardi inaccettabili. Una situazione che compromette seriamente il diritto allo studio e mette in difficoltà famiglie già duramente provate dall’aumento del costo della vita».
Gli studenti, nel corso della protesta, hanno denunciato l’insufficienza delle risorse regionali, i tempi lunghi e incerti di erogazione dei contributi, oltre a una gestione che non garantirebbe equità e trasparenza, con il rischio concreto di esclusione dal percorso universitario per chi non dispone di adeguati mezzi economici.
«Il diritto allo studio è un principio sancito dalla Costituzione e non può essere sacrificato da scelte politiche miopi o da una programmazione inadeguata», ha proseguito Catanzaro. «La Regione Siciliana non può voltarsi dall’altra parte, ha il dovere di assicurare fondi sufficienti, procedure snelle e certezze per gli studenti, evitando che il merito e l’impegno vengano mortificati».
Il capogruppo PD ha annunciato un'azione: «Abbiamo presentato un emendamento alla legge di stabilità per incrementare di 5 milioni di euro i fondi a disposizione degli Ersu siciliani e continueremo a incalzare il governo regionale affinchè vengano date risposte immediate e strutturali. Investire sul diritto allo studio significa investire sul futuro della Sicilia, contrastare l’emigrazione giovanile e costruire una regione più giusta e competitiva».
Due giorni fa l'assessore all'Istruzione Mimmo Turano aveva affermato che le coperture per gli Ersu sono sufficienti: «Voglio rassicurare gli studenti: negli ultimi tre anni la Regione ha assicurato la copertura del cento per cento delle richieste di borse di studio per tutti gli universitari risultati idonei. Anche per l’anno accademico 2025/2026 il governo Schifani sta lavorando in questa direzione, perchè sostenere il diritto allo studio universitario e garantire la parità di accesso all’istruzione rappresentano per noi una priorità».