Tribunale
Mafia e droga a Palermo, carcere per 21 persone: i nomi
Maxi blitz a Palermo: 25 indagati, 21 in carcere e 4 ai domiciliari per due operazioni contro mafia e traffico di droga
Il tribunale di Palermo
Il gip di Palermo ha emesso 21 ordinanze di custodia cautelare in carcere e disposto gli arresti domiciliari per altre 4 persone, nei confronti di 25 indagati coinvolti in due distinte operazioni antimafia e antidroga condotte dalla polizia la scorsa settimana.
Nel corso dei blitz erano stati eseguiti 50 fermi — alcuni destinatari già detenuti — poi sottoposti all’udienza di convalida.
L’inchiesta ruota attorno a presunte reti di narcotrafficanti che, secondo gli inquirenti, operavano con il beneplacito di Cosa nostra rifornendo le piazze di spaccio del capoluogo siciliano, e al mandamento mafioso della Noce.
La misura carceraria è stata disposta per: Fausto Seidita, indicato come il nuovo capomandamento della Noce; Salvatore Peritore; Cosimo Semprecondio; Vincenzo Tumminia, ritenuto boss della famiglia di Altarello; Paolo Bono; Girolamo Quartararo; Dario Pietro Bottino; Carlo Castagna; e Benedetto Di Cara.
Per la tranche relativa ai traffici di stupefacenti, la custodia in carcere è stata applicata a: Mario Macaluso; Salvatore Candura, uno dei falsi pentiti dell’inchiesta sull’attentato al giudice Paolo Borsellino; la figlia, Maria Candura; Antonino Augello; Giuseppe e Onofrio Bronzollino; Massimo Ferrazzano; Guglielmo Giannone; Antonino e Pietro Marino; e Giuseppe Pitarresi.
Agli arresti domiciliari sono finiti Francesco Lo Monaco, Francesco Oliveri, Mario Ferrazzano e il boss Pietro Di Napoli, che ha da poco compiuto 86 anni.