18 dicembre 2025 - Aggiornato alle 22:01
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Natale all'insegna del caro-pesce, mazzancolle +22% in una settimana

Boom della domanda ma scarse quantità, 8 consumatori su 10 non rinunceranno a portarlo a tavola

Ombretta Grasso

18 Dicembre 2025, 18:25

18:42

Natale all'insegna del caro-pesce, mazzancolle +22% in una settimana

Caro-Natale all'insegna del caro-pesce. Tra inflazione, fermo pesca e condizioni meteo non sempre ottimali la spesa per i piatti a base di pesce, crostacei  e frutti di mare subirà un balzo di circa il 20% rispetto all'anno scorso. Oltre al consueto salasso per i regali  - che si verifica anche quando si decide che quest'anno basta un "pensiero", un "pensierino", una "sciocchezza" - per pranzi, cene, dolci, bottiglie si spende sempre parecchio, ma alle tavolate sontuose e alla tradizione non si rinuncia. 

Secondo le ultime stime di Confcooperative Fedagripesca, la spesa complessiva per i piatti ittici durante le festività subirà un’impennata del 20% rispetto allo scorso anno, toccando i 792 milioni di euro. Colpa di un insieme di fattori che hanno colpito il settore, spingendo i  prezzi. Sul banco degli imputati non c'è solo l'inflazione galoppante, ma un mix di fattori strutturali e contingenti: dal fermo pesca aggiuntivo di un mese nel Mar Tirreno alle avverse condizioni meteo di dicembre, che hanno drasticamente ridotto le uscite in mare e la disponibilità di prodotto fresco. Ma la tradizione non demorde.  L’indagine rivela che 8 consumatori su 10 non rinunceranno a portare in tavola almeno una portata di pesce, confermando il primato di vongole e frutti di mare per i primi piatti e del pesce fresco per i secondi, con numerose variazioni regionali, dal baccalà fritto siciliano al "capitone" napoletano della notte del 24.

Rincari significativi per i prodotti ittici più ricercati dai consumatori che arriverà al culmine la prossima settimana. Dalle mazzancolle oggi tra i 18 e i 23 euro/Kg all’ingrosso, aumentato del 22,3% in una settimana, al polpo che ha già superato la soglia dei 20 euro/Kg (+5%), con tendenza al rialzo man mano che ci si avvicina al Natale. Lo conferma  l’analisi sui prezzi all’ingrosso di Bmti, partire dai dati rilevati nei mercati della Rete Italmercati. L'avvicinarsi delle festività sta comportando un deciso incremento della domanda del pesce che, combinato con le avverse condizioni meteo degli ultimi giorni che hanno ridotto la disponibilità di prodotto fresco, spinge verso l’alto i listini. Listini all’ingrosso che potrebbero tradursi in un raddoppio del prezzo al dettaglio per il consumatore finale.


Tante le specie rincarate, come le vongole veraci che, essendo un prodotto venduto vivo, aumentano quotidianamente; si parte dai 18 euro/Kg (+3% rispetto a sette giorni fa); un rialzo che ha spostato parte del consumo verso le vongole lupino che mantengono prezzi più accessibili intorno ai 5,50 euro/Kg. Picchi rilevati anche per il moscardino, tra i prodotti più sensibili alle fluttuazioni di mercato, tra i 20 e i 15 euro/Kg a seconda della grandezza. Aumenti anche per il pesce allevato: oggi orate e spigole italiane partono dai 12 euro/Kg. Stessa cosa per i prodotti d’importazione dal Mare del Nord; il salmone parte dai 10 euro/Kg e il baccalà sotto sale sta tra i 12 e i 16 euro/Kg, a seconda della provenienza. Per il calamaro, infine, la varietà dell’Adriatico sta intorno ai 20 euro/Kg mentre, quella del Tirreno, complice la scarsa disponibilità, tocca i 30 euro/Kg; per questo è presente una massiccia quantità di prodotto proveniente dalla Francia intorno ai 15 euro/Kg.