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Gara Ardita-Dolci per la guida della procura di Venezia: tra vecchie rivalità e un pari in commissione

L'Aggiunto a Catania in corsa per guidare i pm in Laguna dove la sede è vacante da oltre un anno: tre voti a testa e ora la decisione spetta al Plenum del Csm

Redazione La Sicilia

19 Dicembre 2025, 13:50

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Duello Ardita-Dolci per la guida della procura di Venezia: tra vecchie rivalità e un pari in commissione

Sebastiano Ardita e Alessandra Dolci sono i “finalisti” per la guida della Procura di Venezia, rimasta vacante da oltre un anno dopo il pensionamento di Bruno Cherchi.

Nella Quinta Commissione del Csm i due procuratori aggiunti – Ardita a Catania, Dolci a Milano – hanno ottenuto tre voti ciascuno. La scelta definitiva spetta ora al Plenum.

L’ufficio inquirente lagunare, dove per anni ha prestato servizio l’attuale ministro della Giustizia Carlo Nordio, attende il nuovo vertice in una fase delicata. È l’ultima Procura distrettuale del Nord priva di titolare e ha al centro il processo “Palude” a carico del sindaco Luigi Brugnaro, accusato di concorso in corruzione.

Il dibattimento si aprirà il 11 dicembre, dopo il patteggiamento dell’ex assessore Renato Boraso.

Ardita, già componente del Csm e oggi aggiunto a Catania, e Dolci, dal 2017 coordinatrice della Dda milanese con un curriculum di rilievo, sono magistrati di lunga esperienza.

La loro contrapposizione affonda tuttavia le radici nelle dinamiche interne ad Autonomia & Indipendenza, la corrente fondata da Ardita insieme a Piercamillo Davigo (compagno di Dolci), poi finiti uno contro l'altro.

In vista della nomina, Ardita può contare sull’appoggio dei laici di centrodestra e di Magistratura Indipendente, mentre Dolci fa affidamento sulle componenti progressiste.

Entrambi avevano già concorso per incarichi direttivi: lui a Catania, lei a Bologna.