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la querelle

La guerra dell’acqua prosegue: «A San Giovannello 17 litri». Chiesto un verbale a Siciliacque

L’allarme a Trapani del comitato “L’acqua è un diritto di tutti” e le rassicurazioni

20 Dicembre 2025, 05:00

La guerra dell’acqua prosegue «A San Giovannello 17 litri». Chiesto un verbale a Siciliacque

Il comitato cittadino spontaneo “L’acqua è un diritto di tutti”, che da tempo si batte per garantire un servizio idrico efficiente alla città capoluogo, è apparso preoccupato alla notizia che alla conclusione dei lavori ai pozzi di Inici saranno immessi nella rete del sistema di sovrambito circa 40 litri al secondo di acqua. Per ottenere chiarimenti, i componenti del comitato hanno voluto sentire il dirigente comunale Orazio Amenta, che si occupa di servizi a rete in modo totale vista l'assenza di un assessore dopo le dimissioni di Vincenzo Guaiana (la delega in realtà è in capo al sindaco, ma è il tecnico che si occupa degli aspetti legati alla crisi idrica in città). Hanno voluto fare il punto sulla situazione dei pozzi Inici, preoccupati che l’acqua assegnata a Trapani fosse stata persa a favore dei Comuni di Alcamo e Castellammare. Amenta ha invece rassicurato che 17 litri di acqua al secondo dei pozzi confluiranno nel serbatoio di San Giovannello, fornendo dunque rassicurazioni.

«Noi non intendiamo basarci solo sulle sole rassicurazioni verbali – dice il comitato – ed abbiamo proposto il rilascio di un verbale di fornitura a Siciliacque, per certificare ufficialmente l’effettiva erogazione». L'associazione ha sottolineato che nell’emergenza idrica dell’agroericino, Trapani fornisce già 17 litri al secondo a Siciliacque per Favignana, rendendo al momento il bilancio idrico sostanzialmente invariato. «L’auspicio – aggiungono - è che, a emergenza conclusa, possano rientrare anche i 17–20 litri oggi destinati al Comune isolano, aumentando l’apporto idrico per la città».

La presa di posizione del comitato riporta all'attenzione le ben note vicende campanilistiche: alcune settimane fa ci fu una decisa alzata di scudi quando per alcuni giorni, su intervento della cabina di regia regionale per l'emergenza idrica, la città di Trapani ha dovuto fornire acqua dai pozzi di Brisciana agli altri Comuni della provincia, per via della situazione di scarsa disponibilità dell'invaso Garcia. Anche in quel caso veniva evidenziato (ma tale situazione si verifica anche in molte altre zone della Sicilia) che i pozzi sono del Comune di Trapani e che la solidarietà non può privare la città di una risorsa fondamentale. Anche i pozzi di Inici sono di proprietà comunale, per cui ci si sente quasi espropriati di un proprio bene. Ma in tutto questo c'è un aspetto positivo di cui i trapanesi devono tenere conto: con Inici in funzione, seppure più al servizio di altri Comuni, il servizio idrico nel territorio risulterà più efficiente ed i pozzi principali di Brisciana sarebbero più salvaguardati.