Il fatto
Venti di guerra vicino la Sicilia: ora l'Ucraina attacca le navi russe nel Mediterraneo
L'Ucraina rivendica l'attacco con droni alla Qendil, petroliera della "flotta fantasma" russa nel Mar Ionio tra Creta e Sicilia: nave usata per eludere sanzioni e sospettata di spionaggio
Venti di guerra non distanti dalla Sicilia. L’Ucraina ha rivendicato di aver colpito con droni una petroliera della cosiddetta “flotta ombra” russa nelle “acque neutrali” del Mediterraneo, tra Creta e l'Isola.
Lo ha riferito all’agenzia Afp una fonte dei servizi di sicurezza di Kiev (Sbu), che ha definito l’azione una “nuova operazione speciale senza precedenti”. “L’Sbu ha colpito con droni aerei una petroliera appartenente alla cosiddetta ‘flotta fantasma’ russa, la Qendil”, ha precisato la fonte. “La Russia stava usando questa petroliera per eludere le sanzioni e finanziare la sua guerra contro l’Ucraina”, ha aggiunto, sottolineando che l’unità era vuota al momento dell’attacco.
Secondo quanto trapelato, la Qendil sarebbe stata raggiunta da tre ordigni nel Mar Ionio, tra Creta e la Sicilia. Un’inchiesta della Cnn ha evidenziato la strategia di Mosca, che da mesi si affida a una rete di petroliere, spesso battenti bandiere di comodo, per aggirare le sanzioni. Informazioni di intelligence indicano inoltre la possibile presenza a bordo di alcuni scafi di cittadini russi legati ai servizi e al ministero della Difesa. Le fonti consultate dall’emittente ritengono plausibile che tali navi vengano impiegate anche per attività di spionaggio.