Viabilità
Trasporto pubblico a Messina, 36 milioni entro il 2028
Fondi regionali. Approvato dall’Ars l’allineamento con Palermo e Catania: ok al riequilibrio dei fondi per l’Atm
Tredici milioni di euro nel 2026, 7,1 nel 2027, e 16 nel 2028. Per un totale di 36 milioni da destinare al trasporto pubblico locale. L’approvazione in Assemblea regionale siciliana dell’articolo 105, frutto di un emendamento presentato da Sud Chiama Nord, riequilibra la ripartizione dei fondi regionali per il trasporto pubblico locale, restituendo equità e riconoscendo gli sforzi sin qui fatti dall’amministrazione comunale. La norma prevede infatti l’adeguamento del corrispettivo euro/km e il riequilibrio entro il 2028, ponendo fine a una distorsione nata con un decreto assessoriale del 2013, che ha introdotto nuovi parametri per il rimborso chilometrico, legandolo al parco mezzi, al numero di dipendenti e agli investimenti infrastrutturali.
«All’epoca - fanno sapere dal gruppo parlamentare di “Sud chiama Nord” - Messina si presentava con una situazione gravemente compromessa. Atm aveva bilanci non approvati dal 2001 e una esposizione debitoria di circa 65 milioni di euro. In base a quei parametri, la città è stata inevitabilmente penalizzata rispetto a Palermo e Catania». A rendere ancora più evidente la disparità di trattamento, secondo la nota diffusa dal partito, il confronto diretto sui contributi regionali riconosciuti per chilometro di servizio. Amat Palermo e Amts Catania beneficerebbero infatti di un contributo regionale pari a 2,72 euro/km, oltre adeguamento Istat, al netto dell’Iva, mentre Atm Messina riceve appena 1,16 euro/km, oltre Istat, sempre al netto dell’IVA.
«Una differenza macroscopica - si legge nel documento - che per anni ha prodotto uno squilibrio strutturale, costringendo il Comune di Messina ad anticipare risorse proprie per garantire il servizio e penalizzando un’azienda che, nonostante ciò, oggi primeggia per qualità ed efficienza a livello regionale e nazionale».
«Per completare l’allineamento di Messina a Palermo e Catania nel periodo 2023-2028 - ha spiegato l’onorevole Cateno De Luca - mancano ancora 18 milioni di euro, pari a circa 9 milioni di euro l’anno per sei anni. Su questo punto il Governo regionale ha assunto l’impegno formale di intervenire già con la prossima variazione di bilancio di luglio, ma è stato compiuto un passo fondamentale nella direzione della parità di trattamento». Le risorse saranno trasferite direttamente al Comune di Messina.
Barbara Turati