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Sequestro record a Catania: 2 milioni di capi e accessori contraffatti in tre mega-depositi

I proventi stimati oltre 15 milioni; tre persone sono state denunciate

Redazione La Sicilia

21 Dicembre 2025, 08:47

08:50

Sequestro record a Catania: 2 milioni di capi e accessori contraffatti in tre mega-depositi

La Guardia di Finanza di Catania ha rafforzato i controlli sul territorio, culminati in un maxi-sequestro di tre depositi contenenti circa due milioni tra capi e accessori di abbigliamento contraffatti, destinati ad alimentare il “mercato del falso” in vista delle festività natalizie.

L’operazione, condotta dai militari del I e del II Gruppo etneo, è scaturita da autonome attività di intelligence basate su mirati controlli, sul monitoraggio dei social network e sull’incrocio delle informazioni con le banche dati in uso al Corpo.

Le Fiamme Gialle hanno individuato tre distinti magazzini, a Catania e a Misterbianco (CT), tutti nella disponibilità di un cittadino di origine senegalese.

All’interno sono stati rinvenuti oltre 4.000 scatoloni colmi di merce contraffatta riconducibile a più di 60 marchi noti: del lusso (Louis Vuitton, Prada, Hermès, Gucci, D&G, Chanel), casual (Moncler, Tommy Hilfiger, Balenciaga, Blauer) e sportivi (Adidas, Nike, Lacoste, Puma).

L’inventario della vastissima quantità di prodotti, accatastati in locali per una superficie complessiva superiore a 600 metri quadrati, ha richiesto diversi giorni. Nel corso delle verifiche sono emerse anche sofisticate tecniche di confezionamento e, in numerosi casi, etichette con “QRCODE” recanti il link ai siti ufficiali delle case produttrici.

Secondo stime preliminari, l’immissione sul mercato della merce avrebbe generato profitti per oltre 15 milioni di euro. Il gestore dei depositi e altre due persone presenti durante le perquisizioni sono state denunciate a piede libero alla Procura di Catania per i reati di introduzione e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

Sono in corso gli accertamenti peritali affidati a studi e agenzie che tutelano i marchi coinvolti e, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Catania, gli approfondimenti investigativi per ricostruire integralmente la “filiera del falso”, individuando i canali di approvvigionamento e di successiva commercializzazione “a valle”.

L’attività si inserisce in una più ampia strategia di presidio del territorio contro la contraffazione, a tutela della leale concorrenza e dei consumatori, spesso ignari dei potenziali rischi per la salute connessi all’acquisto di merce non autentica. Si precisa che le indagini sono state eseguite dalla polizia giudiziaria e che, in applicazione del principio di presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte a indagine sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.