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Nel Catanese

Controlli a Pedara: sequestrata un'officina abusiva e denunciate due persone

Il sequestro dopo che i carabinieri hanno scoperto lavori edilizi in un'area vincolata e un deposito di rifiuti meccanici pericolosi

Redazione La Sicilia

21 Dicembre 2025, 11:03

Controlli a Pedara: sequestrata un'officina abusiva e denunciate due persone

I Carabinieri della Compagnia di Acireale, nell’ambito di specifici servizi mirati alla tutela del territorio e dell’ambiente, hanno svolto approfonditi controlli nel comune di Pedara, deferendo in stato di libertà due persone e sequestrando un’officina meccanica abusiva.

Durante un sopralluogo presso un cantiere edile di via Dante Alighieri, i militari hanno accertato che un 44enne residente a Viagrande stava realizzando opere edilizie prive di qualunque autorizzazione, peraltro in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. La costruzione era in corso senza permesso di costruire, violazione che rientra nella normativa che punisce penalmente chi esegue opere in totale assenza del titolo abilitativo, soprattutto quando si opera su aree sensibili del territorio.

Gli ulteriori accertamenti hanno evidenziato anche che quella zona è soggetta a rischio sismico e, pertanto, l’uomo avrebbe dovuto presentare preventivamente i progetti strutturali e ottenere il nulla osta dagli uffici competenti prima di iniziare qualsiasi lavoro.

Infine, poiché l’area è soggetta a tutela paesaggistica, è stata contestata anche la violazione dell’articolo che punisce chi altera un territorio di pregio senza la necessaria autorizzazione della Soprintendenza. Sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, il 44enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Nel corso del secondo intervento, i Carabinieri hanno effettuato mirati controlli presso un’abitazione di Pedara, dove hanno scoperto che un 29enne del posto gestiva un’officina meccanica completamente abusiva, priva di qualunque autorizzazione amministrativa e ambientale. L’attività è risultata esercitata senza iscrizione agli enti competenti e senza i requisiti previsti in relazione ai rifiuti speciali prodotti da quella particolare professione.

I carabinieri hanno anche accertato che vi era un deposito incontrollato di rifiuti, tra cui materiali e liquidi di natura meccanica (oli esausti, residui di lavorazioni), potenzialmente pericolosi per suolo e falde acquifere.

L’intera officina è stata sottoposta a sequestro, mentre tutti i veicoli presenti, ben 13, sono stati restituiti ai rispettivi proprietari. Anche per il 29enne è scattata una denuncia penale, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.