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Le reazioni

"Palermo città violenta, zone rosse inutili, con il governo Meloni l'Italia è far west": la sparatoria fa riesplodere la polemica

Giovane donna ferita in piazza Nascè: la sparatoria riapre il dibattito sulla sicurezza a Palermo, tra accuse al governo e al sindaco, aumento dei reati minorili e richieste di rinforzi per le forze dell’ordine

Luigi Ansaloni

21 Dicembre 2025, 13:53

Sparatoria a Palermo

La sparatoria di Palermo

Nuova esplosione di violenza nel centro di Palermo: una giovane donna è stata raggiunta da colpi di fucile in piazza Nascè ed è in condizioni gravi. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe rimasta coinvolta come vittima collaterale in uno scontro a fuoco. L’episodio ha riacceso il dibattito sull’ordine pubblico, con dure prese di posizione contro il governo nazionale e l’amministrazione cittadina.

Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva, dichiara: "Ancora violenza, ancora sangue, questa volta quello di una donna presa a fucilate. A Palermo, come in Italia, la sicurezza è ormai un ricordo. Con Giorgia Meloni al governo le strade italiane ricordano sempre più il Far West".

"Le scene a cui questa notte si è assistito nel centro di Palermo assomigliano molto a un incubo. Una ragazza è stata presa a fucilate in piazza Nascè ed è grave. Vittima collaterale, pare, di una sparatoria. È questa la sicurezza promessa da Giorgia Meloni prima di arrivare al governo? Peccato che, una volta messo piede a Palazzo Chigi, i dati sulla sicurezza hanno cominciato a peggiorare. A preoccupare in modo particolare sono quelli minorili. Nell’iniziativa organizzata a Bagheria da Casa Riformista ieri, sono state presentate le statistiche degli ultimi due anni. I furti commessi a Palermo da minori aumentano del 20%, le rapine del 34%, le estorsioni del 32%. A livello nazionale, invece, secondo lo stesso Viminale i furti crescono del 7%, le truffe informatiche del 25%, le violenze di genere del 10%.

Per contrastare un simile scenario, le forze dell’ordine hanno chiesto 10mila agenti in più ma il governo, nella legge di Bilancio, non ha messo un euro, né investito in istruzione e cultura. E ha lasciato 500 agenti in Albania a fissare i muri dei cpr. Questa è l'Italia di Giorgia Meloni. Aveva promesso 'legge e ordine', ma siamo davanti a 'fucilate e caos'", conclude.

«Mi auguro che dopo questo ennesimo fatto di sangue Lagalla voglia smetterla con la ridicola tiritera di Palermo città 'statisticamente sicurà'». Lo dichiara Carmelo Miceli, consigliere comunale e coordinatore regionale per la Sicilia di Progetto Civico Italia, a proposito della sparatoria avvenuta in piazza Nascè.

"La verità è drammatica – dice Miceli – e tutt'altro che rassicurante: a Palermo è diventato normale uscire con pistole e coltelli in macchina e il sindaco non può continuare a rispondere ad una città angosciata che 'siamo nella media'. Lagalla deve svegliarsi. Sappiano tutti che il sindaco, per ragioni di sopravvivenza politica, non ha nessuna intenzione di tuonare contro il Governo Meloni e pretendere rispetto. Ma visto che non può farlo da solo, come gli diciamo da quasi un anno, venga in Consiglio Comunale a farsi dare un mandato pieno per pretendere dal ministero dell’Interno e da quello della Difesa l'immediato invio di poliziotti e militari che monitorino ogni strada della città. Esca dal suo palazzo fatato e guardi la realtà in faccia".

"Di fronte ai sempre più numerosi episodi di violenza nelle strade di Palermo, che coinvolgono molto spesso cittadini che hanno il solo torto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, fa impressione l’inerzia della destra". Così Fabio Giambrone, coportavoce regionale di Europa Verde e consigliere comunale.

"Pur essendo ai vertici del Comune, della Regione e del governo nazionale, – aggiunge – i partiti che sostengono Giorgia Meloni sono bravissimi nel fare propaganda elettorale sul problema della sicurezza nelle nostre città, ma al dunque non fanno nulla, non sanno fare nulla".

"Pochissimi investimenti per potenziare gli organici delle forze dell'ordine, nessuna iniziativa per i giovani, assenza di interventi nei quartieri disagiati e solo pochi spiccioli stanziati nella legge di bilancio per rendere più sicure le città: questo è il triste risultato che i demagoghi della destra offrono agli italiani", conclude Giambrone.