il caso
La vicina dispettosa e violenta, i condomini dentro il dramma
Dopo il caso di Scicli, un’altra vicenda simile a Ragusa in un edificio a Pianetti: un incubo che si protrae da 8 anni, dalla sua casa lancia di tutto
Un incubo che si protrae da 8 anni. È quello vissuto dai condomini di uno stabile in zona Pianetti: 7 famiglie sono letteralmente in balia di una donna. Dopo il caso dell’anziano fracassone di Scicli, diverse le segnalazioni riguardo problemi e dissidi condominiali.
In questo caso mole di denunce e segnalazioni prodotte dai residenti, ma in otto anni poco o nulla è cambiato. Nel caso specifico non siamo in presenza di una fracassona (anche se i rumori molesti ci sono), ma di una donna dispettosa e aggressiva. «Non sappiamo più a chi rivolgerci - dicono i condomini - polizia, carabinieri e vigili urbani conoscono benissimo la vicenda perché sono intervenuti decine e decine di volte, ma il fatto è che nessuno riesce a risolvere il problema». I condomini raccontano che il loro incubo è iniziato 8 anni fa, quando la donna si è trasferita nello stabile di 3 piani nella zona residenziale di Ragusa.
«I problemi - raccontano - sin da subito con aggressioni fisiche e verbali, ma anche con continue querele presentate dalla signora contro chiunque. Il suo disagio è stato riconosciuto nel 2008 quando alla donna è stato applicato il trattamento sanitario obbligatorio, ma la stessa è stata tenuta in una struttura per qualche giorno, poi è tornata a vivere da sola nella sua casa». La signora Letizia, che vive al piano di sotto, ogni giorno nei balconi trova di tutto: lettiera del gatto, escrementi, acqua, candeggina, olio chi più ne abbia, più ne metta. La donna ha raccontato anche di essere stata picchiata dalla condomina. Per quell’episodio è finita in pronto soccorso dove le sono state riscontrate una contusione alla fronte e dei graffi nel petto. La vicenda è finita anche in tribunale: «Ero a casa e mia figlia, allora undicenne, stava studiando, ma da sopra arrivavano continui botti. A quel punto sono salita sopra a chiedere di smetterla, lei per tutta risposta ha iniziato a dirmi parolacce da dietro la porta, poi è uscita e mi ha aggredita. Dopo qualche settimana, mi ha tirato una bottiglia da 2 litri piena d’acqua che solo per miracolo non mi è finita in testa». Per la vicenda, però, la donna è stata assolta per non aver commesso il fatto.
«Preoccupati per quello che può accadere, per i nostri figli, spesso presi di mira dalla signora, e per gli anziani, alcuni già aggrediti».