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La manifestazione

Aeroporto di Palermo, protesta contro il caro voli: «Tornare a casa per le feste è un diritto negato»

Il presidio di "Nun si parti", Federconsumatori e Cgil

Antonio Giordano

22 Dicembre 2025, 12:37

aeroporto palermo

aeroporto palermo ANSA/RUGGERO FARKAS

Lo scalo aereo Falcone e Borsellino è stato oggi teatro di una partecipata manifestazione di protesta contro l'impennata dei prezzi dei biglietti aerei, un fenomeno che rende estremamente difficile, se non proibitivo, il rientro in Sicilia di migliaia di fuori sede durante il periodo natalizio.

Al centro della mobilitazione, i giovani del movimento «Nun si parti» e i rappresentanti di Federconsumatori hanno manifestato per denunciare come l'aumento dei costi dei voli colpisca duramente studenti e lavoratori costretti a vivere lontano dalla propria terra d'origine per mancanza di prospettive locali. La protesta ha voluto accendere i riflettori su quella che viene definita una violazione del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale, essenziale per garantire il legame tra i siciliani e la propria regione.

All'iniziativa ha aderito anche la Cgil Sicilia, che ha manifestato accanto ai giovani e alle associazioni. Gabriella Messina, segretaria confederale del sindacato, ha sottolineato come il caro voli sia solo uno dei tasselli di un più ampio diritto alla mobilità negato nell'isola. Secondo l'organizzazione sindacale, è fondamentale battersi affinché i giovani possano scegliere liberamente di restare, studiare o tornare in Sicilia attraverso politiche concrete per lo sviluppo, il lavoro e il diritto allo studio.

La mobilità, è stato ribadito durante il presidio, deve essere garantita come un vero diritto, specialmente per chi è stato obbligato a spostarsi dalla Sicilia per motivi professionali o accademici e oggi si trova di fatto ostacolato nel ricongiungersi con la propria famiglia per le festività.