il caso
Assalto a un bancomat, distrutto un macchinario di una filiale Unicredit
L'appello a misure immediate per tutelare clienti e lavoratori
L’ondata di violenza a Palermo non risparmia niente e nessuno e la diffusa sensazione di insicurezza ogni giorno cresce in maniera incontrollata. La settimana scorsa, ma la notizia si è avuta solo adesso, il bancomat di una delle filiali di Unicredit poste al centro della città è stato gravemente danneggiato da un gesto sconsiderato di un malvivente poi tratto in arresto.
“L’episodio criminoso si è registrato giovedì sera nella Filiale di Via Principe di Granatelli, dove un extracomunitario con un grosso masso, sembra un pezzo di marciapiede divelto, ha pesantemente danneggiato l’apparecchiatura. Un agente di Polizia di passaggio, accortosi della scena, ha bloccato e ammanettato il malvivente chiamando i colleghi delle volanti. “È la dimostrazione di come le misure di sicurezza spesso siano insufficienti – tuona Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo” – con l’assurdità che in quasi tutte le banche ormai si accede ai locali dove insistono gli Atm senza più bisogno di inserire una carta di credito e/o di debito che, oltre a costituire un deterrente, identificava chi si introduceva all’interno del sito. Immaginate anche cosa può accadere con malintenzionati o barboni che la sera o la notte si rifugiano nei locali dove i clienti si recano a fare operazioni di cassa”.
“Emerge con crescente evidenza una criticità non più rinviabile: l’inadeguatezza delle misure di sicurezza poste a tutela di lavoratori, clienti e cittadini. Negli ultimi mesi la città è stata teatro di rapine e tentativi di effrazione a danno di svariate attività commerciali che, pur nella loro diversa dinamica, hanno un denominatore comune: la vulnerabilità strutturale di molti presidi.
In banca tutto ciò viene amplificato, soprattutto in periodi convulsi e di grande giro di denaro come quello delle festività. È inaccettabile che chiunque possa introdursi nei locali che ospitano gli Atm senza nemmeno dovere inserire una carta bancaria ma semplicemente premendo un pulsante o spingendo una porta.
Occorre senza esitare potenziare i sistemi di videosorveglianza interna ed esterna, incrementare la presenza di personale dedicato alla sicurezza, istituire ronde periodiche vicino ai punti sensibili, adottare protocolli di prevenzione aggiornati e coerenti con il livello di rischio del territorio, collaborare attivamente con le forze dell’ordine e con le istituzioni locali per un monitoraggio costante delle aree più esposte. La città di Palermo non può permettersi che luoghi di servizio pubblico e di forte afflusso quotidiano restino punti deboli nella rete della sicurezza urbana. È necessario un cambio di passo immediato, responsabile e condiviso. Pensate cosa sarebbe successo se mentre il malintenzionato prendeva a sassate il bancomat fosse entrato o fosse stato presente qualcuno. Come sempre non ci si può affidare soltanto alla buona sorte.”